A seguito del pestaggio subito da una donna tunisina. Giovedì presidi.

Proseguono le proteste contro il CIE

Sabato dieci denunce per manifestazione non autorizzata, giovedì scorso cassonetti in fiamme in via Massarenti
11 maggio 2009 - gi.ast.

Numerose le azioni e iniziative di protesta iniziate a seguito dei gravi maltrattamenti subiti, lunedì 4 e mercoledì 6 Maggio, da Raya, donna tunisina reclusa nel Centro di indentificazione ed esplusione (CIE) di via Mattei, che successivamente ha sporto denuncia contro i suoi aggressori tramite l'avvocato Ettore Grenci. Nei giorni successivi è giunta poi notizia di gravi episodi di autolesionismo da parte di alcuni migranti e la denuncia di condizioni degradanti e insostenibili.

Sabato sera due auto avevano raggiunto via Mattei e i dieci occupanti avevano rivolto slogan verso l'interno della struttura e acceso un fumogeno. Identificati dalla polizia, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata.
Il precedente giovedì pomeriggio, anonimi, rivendicando poi l'azione sul sito nazionale anarchico informa-azione.info, avevano fatto apparizione in vari punti del centro città, denunciando al megafono il pestaggio avvenuto all'ex-Cpt e volantinando. Gli organi di stampa riportano poi dell'incendio di due cassonetti, quella sera stessa, in via Massarenti angolo via Golfarelli. Nelle vicinanze era comparso uno striscione: «Quattro maggio 2009. Nel Cie di via Mattei una donna picchiata a sangue da una guardia.»

Per giovedì prossimo, dal blog di area anarchica Scheggia, che per primo aveva diffuso la notizia del pestaggio della donna, è stata diffusa la convocazione di due presidi, alle ore 16 in Piazza di Porta Ravegnana (alla Due Torri) e alle 18 all'esterno del CIE stesso, in via Mattei.