La rabbia dei migranti reclusi

Da dentro il Cie [audio]

Pubblichiamo l'intervista radiofonica di Radio Blackout ad un detenuto del Cie di via Mattei. Qui dentro, come in tutti i centri di identificazione ed espulsione del bel paese, va avanti una lotta quotidiana per dire no all'internamento nei lager. Tale lotta, specie nell'ultimo periodo, si è progressivamente estesa alla maggior parte dei Cie presenti sul territorio nazionale. Condizioni di vita disumane, aumento delle espulsioni e del tempo di reclusione. A questo stato di cose gli immigrati rispondono con scioperi della fame, azioni di sabotaggio e la fuga. Solidali con loro diversi gruppi organizzati che nella giornata di sabato scorso hanno dato il loro supporto da fuori le mura.
1 aprile 2009

"Tutto sporco, ci trattano come animali, il morale è nero, la gente è portata a farsi male, ieri uno è andato all'ospedale, si può vivere così? Per cosa poi? Per una cosa che non è un reato e, adesso, hanno aumentato pure il tempo di reclusione". "Dio bono sarebbe ora di tirare giù il muro".

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