E' in strada il numero di settembre

Piazza Grande sul "pacco" sicurezza

Dall'editoriale: "Come ampiamente preventivato, le nostre peggiori paure si sono avverate. Il governo in carica senza ascoltare le voci di dissenso che si sono levate in questi mesi dal mondo dell´associazionismo e del volontariato ha approvato il pacchetto sicurezza". Il numero di settembre, spiega la redazione di Piazza Grande, è dedicato a Egidio Monferdin, "compagno di strada di tante battaglie sociali e politiche".
9 settembre 2009

Come ampiamente preventivato, le nostre peggiori paure si sono avverate.
Il governo in carica senza ascoltare le voci di dissenso che si sono
levate in questi mesi dal mondo dell´associazionismo e del volontariato
ha approvato il pacchetto sicurezza.

Nel titolo del giornale di questo mese lo abbiamo rinominato, con un
gioco di parole fin troppo scontato, il "pacco" sicurezza. Leggiamo dal
dizionario che pacco significa "fregatura", "delusione", tirare un pacco
vuol dire imbrogliare e venire meno a un impegno.

Proprio questo crediamo abbia fatto il governo, che ha approvato una
legge inetta, che con norme razziste e indegne di un paese democratico
non servirà a risolvere nessuno dei problemi sociali di questo paese, ma
contribuirà a crearne molto altri. Tutto sulla pelle delle persone più
fragili. Nelle pagine dell´inchiesta del mese pubblichiamo un´intervista
a Paolo Pezzana, presidente della fio.PSD, Federazione italiana degli
organismi per le persone senza dimora, che in questi mesi si è
strenuamente battuta contro l´approvazione del pacchetto sicurezza e che
ha realizzato una sorta di "diario" in cui viene raccontato punto per
punto quello che è accaduto negli ultimi mesi.

Nell´inchiesta pubblichiamo inoltre un´appello dell´ASGI, Associazione
studi giuridici sull´immigrazione, sottoscritto da moltissime
associazioni di volontariato, in cui si chiede al Governo di dare una
chiara risposta sulle norme che regoleranno la registrazione dei minori
figli di stranieri.

Nelle pagine che seguono l´inchiesta intervistiamo Paolo Klun, uno dei
soci fondatori di Piazza Grande e neo presidente della Consulta contro
l´esclusione sociale di Bologna, e diamo spazio all´imminente mondiale
di calcio delle persone senza dimora, che si terrà a Milano la seconda
settimana di settembre. Nella parte conclusiva del giornale trovate le
consuete rubriche su diritti, cultura e immigrazione.

Prima di andare in stampa apprendiamo della morte di Egidio Monferdin.
Per molti di noi Egidio è stato un compagno di strada di tante battaglie
sociali e politiche. Tutti noi della redazione e dell´associazione lo
vogliamo ricordare per il suo impegno costante al fianco dei migranti e
in mille altre lotte per la giustizia sociale.

A lui dedichiamo questo numero. Ciao Egidio

La redazione


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> Dalla prima pagina:

"La paura vien dal basso"

Il pacchetto sicurezza è legge dello Stato, già dallo scorso luglio.
Abbiamo parlato di questa legge a febbraio, quando insieme ad altri
giornali di strada, Terre di mezzo, Scarp de tenis, Fuori Binario,
Shaker e Foglio di via abbiamo lanciato una campagna di protesta
nazionale. Abbiamo parlato di sicurezza molto spesso negli ultimi mesi,
perché ci è parso, e non siamo i soli a pensarla così, che questo
concetto si stesse riempiendo di significati pericolosi per i diritti di
molti. In particolare, povertà e immigrazione nel momento in cui
diventano condizioni di vita sempre più diffuse, vengono additate come
le cause principali dell´insicurezza collettiva. Almeno questa è l´idea
che sta passando.

Detta nella maniera più rozza e diretta possibile: la gente è incazzata
perché ha uno stipendio da fame, è in cassa integrazione, ha un
contratto precario, e politica e media gli offrono la soluzione più
facile e illusoria: la colpa è di chi sta peggio di te.

L´invenzione del capro espiatorio è un meccanismo ben oliato, uno dei
tanti sondaggi di gradimento che circolano in questi giorni dice che il
74% degli abitanti del Nord Est apprezza i provvedimenti del pacchetto
sicurezza. Il messaggio è passato: vedere meno immigrati e meno barboni
in giro fa sentire più sicuri, poco importa quanto questa sicurezza sia
reale.

Gli aspetti della Legge 94/09, il pacchetto sicurezza, di cui parliamo
più diffusamente in questo numero sono quelli che riguardano le persone
senza dimora, per le quali si vuole predisporre un registro nazionale e
impedire l´esercizio del diritto alla residenza anagrafica attraverso
vincoli di carattere igienico-sanitario per le abitazioni.

Le conseguenze nefaste di questi articoli sulle possibilità di
reinserimento sociale dei senza dimora sono descritte molte bene da
Paolo Pezzana, presidente della fio.PSD, in un´intervista all´interno.
Ma il problema non è limitato a una categoria di persone, siano esse
senza dimora, migranti, poveri o disagiati, riguarda bensì l´impianto
culturale di cui questa legge rappresenta le fondamenta. La repressione
viene presentata come la soluzione ottimale per questioni complicate
come l´accoglienza e l´inserimento sociale, inibendo i percorsi che
possono portare persone in difficoltà alla piena partecipazione alla
vita pubblica collettiva. Le pulsioni più pericolose, sempre striscianti
nei momenti di crisi, sono legittimate e trasformate in legge.

Se l´attacco è culturale, sullo stesso piano deve arrivare la risposta.
Il 27 luglio è stato eletto il nuovo Consiglio di rappresentanza della
Consulta comunale contro l´esclusione sociale, il presidente e portavoce
sarà il nostro Paolo Klun. A Paolo, al quale vanno i nostri auguri
particolari, e a tutti gli altri membri dell´assemblea, chiediamo di
tenere alta la vigilanza sulle scelte dell´amministrazione pubblica in
materia, per evitare che anche nella nostra città la cultura
dell´esclusione soppianti quella dell´accoglienza. Allo stesso tempo
sarà importante promuovere pratiche di intervento e occasioni di
incontro e di dibattito pubblico con cui provare a smontare le
impalcature della paura che questa legge costruisce.

Intanto a Milano, un autorevole esponente del governo, il ministro della
Difesa Ignazio La Russa, insieme al Sindaco Letizia Moratti ha
presentato alla stampa l´edizione italiana dei Mondiali di calcio dei
senza dimora. Non è un caso di schizofrenia, rientra invece nello stesso
genere di approccio: con una mano ti accarezzo, con l´altra ti bastono.

Messe da parte presenze sconvenienti, facciamo anche noi il tifo per i
Mondiali e per i suoi 500 partecipanti senza parte che arriveranno da
ogni parte del mondo.

Leonardo Tancredi