Giovedì 9 luglio'09 manifestazione ad Ancona

Ad Ancona per costruire città senza frontiere [info da Bologna]

Contro il G8, stop ai respingimenti e al pacchetto sicurezza.
9 luglio 2009

Il 9 luglio la città di Ancona esprimerà la propria indignazione e
rifiuto verso la violenza dei respingimenti illegali contro i migranti in
fuga da terre martoriate da conflitti e povertà. Il porto di Ancona, come
altri luoghi che si affacciano sull'Adriatico, rappresenta oggi un nuovo
territorio di quella guerra ai migranti che già si dispiega nelle acque
del Mediterraneo e della Manica, nei deserti dell'Africa, nelle carceri
della Libia e ovunque donne e uomini mettano in gioco le loro vite per
sottrarsi ad ingiustizie ed affermare il diritto ad una esistenza degna.

Sulle navi provenienti da Patrasso arrivano ogni giorno ad Ancona
migranti, spesso poco più che bambini, costretti a cercare in Italia uno
spiraglio di umanità e futuro garantito dal diritto di asilo. Convenzioni
internazionali e qualche articolo di legge enunciano infatti tutele e
diritti per chi cerca un luogo sicuro dove ripararsi da guerre, dittature
ed occupazioni. Ma anziché trovare accoglienza e protezione, i migranti
sono accolti dai manganelli e dalla violenza della polizia di frontiera
che li respinge in manette in Grecia, un paese che nega sistematicamente
il riconoscimento dello status di rifugiato ed esegue deportazioni
collettive verso la Turchia e verso l'Afghanistan, dove queste persone
subiranno nuove torture e nuove violenze. E' per sfuggire a questa
crudeltà che i migranti sono disposti a legarsi sotto i tir, rischiando
di finire sfracellati sull'asfalto, come è successo a Zaher, Amir e a
tanti altri senza nome.

E mentre alle nostre frontiere si sbriciolano così gli ultimi brandelli
del diritto di asilo, nei nostri territori facciamo i conti ogni giorno
con il continuo restringimento dei diritti e delle libertà dei migranti,
fino all'introduzione del reato di clandestinità che colpisce gli
individui per una condizione subita ed imposta dalle leggi che, come la
Bossi-Fini, impediscono di ottenere il permesso di soggiorno.
L'approvazione del Pacchetto Sicurezza interviene infatti in un contesto
di enorme precarietà e sfruttamento delle vite dei migranti per sancire
senza ambiguità che ogni presupposto di uguaglianza e democrazia è
sospeso a discrezione del potere e dei suoi interessi, sostituito oggi
con forme moderne ed articolate di apartheid, introdotte con abili
campagne per aumentare la paura collettiva.

Restringimenti nell'accesso a diritti civili e servizi, permessi a punti,
tasse di soggiorno, inasprimento dei criteri di ottenimento della
cittadinanza italiana e ricongiungimenti familiari, insieme ad altri
perversi ostacoli ad una serena vita quotidiana vanno a peggiorare
ulteriormente la qualità dell'esistenza dei migranti, in una fase di
crisi che espelle dal lavoro migliaia di persone privandole di reddito e
di forme di tutela sociale.

Al contempo vediamo potenziato il sistema della detenzione amministrativa
dei CPT/CIE - dove oggi i tempi di reclusione sono triplicati - anello
strategico di una catena di controllo attraverso la quale gestire e
governare i corpi in esubero, la manodopera divenuta inutile per il
mercato ma preziosa per costruire l'immaginario della paura e del nemico
su cui scaricare i costi della crisi.

Di ritorno dall'Independence Day di Vicenza, vediamo nella Giornata Senza
frontiere di Ancona una risposta ai regimi di regolamentazione della
mobilità delle persone teorizzati e praticati dai G8 e dai loro eserciti.
Contro le morti per frontiera, la proliferazione delle forme di
controllo, la militarizzazione dei mari e delle città saremo alla
manifestazione di Ancona per portare le lotte quotidiane che conduciamo
nei nostri territori insieme ai migranti per l'accesso al reddito, alla
casa, ai diritti, ai servizi, all'accoglienza reale e dignitosa per
tutti, oltre che una pratica quotidiana di solidarietà e scambio su cui
costruire comunità che sperimentano la nuova cittadinanza globale.

Stop ai respingimenti, chiusura dei CIE, libertà di movimento e diritti
per tutti/e!

Gli Sportelli Migranti e le scuole di Italiano per migranti di Bologna,
Reggio Emilia, Rimini e Parma*


Manifestazione ad Ancona

Giovedì 9 luglio 2009, ore 19 Piazza Roma

> Info per partire dall'Emilia Romagna:

TPO Bologna: tel.051 6493234,tpo@mail.com

Lab PAZ Rimini: tel. 339 7688990, lab.paz@gmail.com

Casa Cantoniera Autogestita Parma: 3206466309, spam_parma@yahoo.it

Centro Sociale TPO Bologna, Associazione Città Migrante Reggio Emilia,
Lab Paz Rimini, Casa Cantoniera Autogestita Parma

> Vai alla feature: «NoG8 2009»