“Io non mollo”, è il secondo titolo del Tg2 delle 13 di ieri. L’annunciatrice in studio avverte: “Alla parata del 2 giugno bagno di folla per Berlusconi che rassicura i suoi fan: io non mollo”. Poi arriva il servizio che si apre con una domanda (scomoda assai, altro che i 10 quesiti di Repubblica) del giornalista Fabrizio Frullani: “Presidente, una grande manifestazione d’affetto?”. Segue 1 minuto e 15 secondi di strette di mano, sorrisi, incitazioni. Nonostante il bagno di folla il giornalista Fabrizio Frullani e il cameraman del giornalista Fabrizio Frullani devono lavorare parecchio di obiettivo, stringendo molto l’inquadratura: all’inizio si intuisce che il bagno di folla è composto a) dalla scorta; b) da un paio di famigliole immobilizzate dalla scorta c) dal giornalista Fabrizio Frullani e dal cameraman del giornalista Frullani immobilizzato sia dalla scorta che dal giornalista Fabrizio Frullani.
Allora il giornalista Fabrizio Frullani che forse ricorda di essere un giornalista perché ha appena preso la busta paga Rai con sopra scritto che è pagato per fare il giornalista allora, dicevo, il giornalista Fabrizio Frullani aggiunge al suo servizio una vena critica… una critica entusiasta: “Già dalle prime ore della mattina la gente lo aspetta, lo invoca, lo acclama!!!” (i tre punti esclamativi li ha messi lui, il giornalista Fabrizio Frullani). Poi c’è la parata e alla fine, solo alla fine, c’è finalmente il riscatto del coraggioso giornalista Fabrizio Frullani che – proprio mentre sfumano le immagini – trova modo di assestare un fendente, una perla di giornalismo d’inchiesta: “Subito dopo la sfilata per il premier è un autentico bagno di folla”.