Sciopero della spesa in tutti i punti Esselunga l'8 e il 9 marzo

Aggiornamenti sul caso Esselunga

Nuovi aggiornamenti ed approfondimenti da Milano sul caso della cassiera imbavagliata, picchiata e minacciata. Allo sciopero di ieri ha partecipato parte dei dipendenti stabili, ma l'azienda è riuscita a garantire il servizio costringendo a lavorare gli interinali. Circa 200 persone hanno comunque manifestato davanti al supermercato.
2 marzo 2008 - nca Malabocca

Esselunga è la prima azienda in Italia nel settore della distribuzione
organizzata, con un fatturato di 4,9 milioni di euro nel 2007.
Nella sezione "Lavora con noi" del suo sito internet dichiara che "I rapporti fra le persone sono chiari e impostati al massimo rispetto reciproco", e che "Esselunga garantisce un ambiente sano e sicuro, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in materia di sicurezza, nonché delle norme igienico-sanitarie."

I fatti
Il 2 febbraio, all'Esselunga di via Papiniano, una dipendente sta male e
chiede di andare al bagno ma il permesso le viene negato. Se la fa
letteralmente addosso. Poi va in ospedale dove le diagnosticano una cistite
emorragica. La prognosi parla di 15 giorni di malattia.
Al suo ritorno al lavoro viene picchiata da uno sconosciuto dentro i locali di Esselunga che le urla «Hai parlato troppo» e le ficca la testa nel water. Altri 10
giorni di prognosi.
Il giorno dopo i sindacati proclamano uno sciopero. Esselunga rimane aperta
grazie al lavoro degli interinali a cui vengono fatte numerose pressioni per
recarsi comunque al lavoro. L'azienda tuttora dichiara di ritenere prematuro
rilasciare dichiarazioni.
Probabilmente, se messa alle strette, Esselunga scaricherà tutta la responsabilità su un singolo dirigente ma ciò che è successo non è un caso straordinario o isolato.
Il quindicinale (allora settimanale) Diario già nel 2002 pubblicava
un articolo dal titolo "Esselunga, diritti corti corti" in cui l'autore, tra le altre cose,
parlava di "silenzio da parte dei vertici sul grande supermercato di San
Donato milanese dove le dipendenti hanno rivelato al settimanale locale
L'Eco di non poter neppure andare a fare la pipì: i sorveglianti infatti
restano fuori dalla porta e bussano dopo pochi minuti." Allora non c'erano
ancora le botte...

I prossimi appuntamenti di mobilitazione saranno un volantinaggio contemporaneo presso tutti i supermercati Esselunga previsto per il 4 marzo e lo sciopero della spesa indetto per l'8 e il 9 marzo. In quei giorni l'invito è a boicottare gli esercizi Esselunga in tutta Italia.

Maggiori informazioni sul sito di City of Gods.

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