Il caso

A Bologna sono in aumento le violenze sessuali nei confronti di donne straniere. Avvengono soprattutto nei luoghi di lavoro: per questi stupri i responsabili sono italiani

Nell’ultimo anno sono aumentate le denunce da parte delle donne straniere e gli episodi di violenza nei loro confronti. Il maggior numero di stupri e violenze si verifica in ambienti di lavoro e ha come “protagonisti” procacciatori di lavoro e datori di lavoro.

7 novembre 2007 - Valerio Monteventi

violenza sulle donne Oggi pomeriggio, a Palazzo d’Accursio, era convocata la Commissione delle Elette in congiunta con la Commissione Politiche Sociali. Il tema all’ordine del giorno: “Udienza conoscitiva con la dottoressa Giovanna Caccialupi, responsabile del Centro per la salute delle donne straniere e dei loro bambini”.
La dottoressa Caccialupi, nella sua relazione, dopo aver parlato di come il servizio che dirige (aperto nel 1991) affronta il consistente aumento delle donne straniere (ormai più del 50% dell’intera popolazione immigrata), per la maggior parte donne sole, ha parlato degli episodi di violenza sessuale nei confronti delle donne immigrate.
E qui il suo rapporto è stato di grande interesse: nell’ultimo anno sono aumentate le denunce da parte delle donne straniere e gli episodi di violenza nei loro confronti.
Una parte di questi episodi si verifica (come per le donne italiane) tra le mura domestiche e vede come responsabili famigliari o parenti. Ma il maggior numero di stupri e violenze si verifica in ambienti di lavoro e ha come “protagonisti” procacciatori di lavoro e datori di lavoro: TUTTI DI ORIGINE ITALIANA.

La notizia è di quelle che dovrebbe far scalpore, con titoli a cinque colonne che aprono almeno le pagine delle edizioni locali dei quotidiani o che hanno uno strillo in locandina.
Siamo pronti a scommettere che domattina la notizia non avrà nessun risalto o, forse, non ci sarà nemmeno.

E, intanto, per le strade si dà la caccia ai rumeni…
Certo, non c’è da stare allegri… avendo la consapevolezza di vivere in un bel paese di merda… e che per, raggiungere, questa non tanto invidiabile condizione dobbiamo ringraziare la nostra classe politica e il sistema dei media... quasi per intero.