Referendum sull'accordo CGIL CISL UIL sul welfare: alcune stranezze


10 ottobre 2007 - Lorenzo Grandi (operaio agricolo tessera FLAI)

Venerdì 5 ottobre, dalle ore 14.00 alle ore 15.20 si è svolta l'assemblea e la votazione relativa al protocollo sul welfare presso la Coop Avola a Castelmaggiore BO. Erano presenti una trentina di lavoratori; dopo l'introduzione del funzionario della Flai si è sviluppato un dibattito vivace; la linea prevalente era quella del No. E' stata preparata una scatola a mò di urna e sono state introdotte le schede da 30 (trenta) lavoratori. Al termine della votazione il funzionario ha preso l'urna e si è diretto verso l'uscita; tra lo sbigottimento generale ha affermato che lo spoglio non poteva essere effettuato in azienda ma sarebbe stato fatto in CGIL il 10 ottobre; a quel punto i lavoratori rimasti hanno chiesto di effettuare lo spoglio in quel luogo ed in quel momento: niente da fare! A quel punto il funzionario ed alcuni lavoratori sono andati negli uffici, si sono fatti dare una busta bianca, l'hanno riempita delle 30 schede presenti nell'urna, hanno chiuso la busta e l'hanno marchiata con la ceralacca ed il timbro dell'azienda; ma non sappiamo se il 10 ottobre un lavoratore Avola sarà messo nella possibilità di andare a controllare la regolarità dello spoglio relativamente alle schede dei lavoratori Coop Avola.
Domanda: chi garantisce lo spoglio e la conta in questa consultazione tra i lavoratori? In quante aziende il funzionario sindacale se ne esce con l'urna in mano senza che a nessuno sorga il dubbio che la procedura è la meno regolare e trasparente che esista? E dopo lo spoglio chi garantirà sui dati? Nelle assemble dei pensionati chi garantisce che abbiano realmente votato i pensionati presenti e non tutti quelli iscritti nel registro dei tesserati di quel circolo? Chi garantisce, e come, che le schede messe nelle urne dai lavoratori arrivino VERAMENTE allo scrutinio? E questa sarebbe una consultazione sindacale? E questa sarebbe una consultazione democratica? E questo sarebbe un sindacato? Se dai padroni ci difende il sindacato, chi ci difende da questo sindacato? Ma l'11 ottobre chi non straccerà la tessera del sindacato?

Oggi, 10 ottobre 2007, sono andato a verificare in Comune a Bologna come si svolgevano le votazioni del referendum e ho visto con i miei occhi quanto segue: fuori dal palazzo comunale, sotto la torre dell'orologio, un banchetto dello SPI, perfettamente agghindato con i manifesti per il si, al quale venivano invitati a votare i passanti evidentemente anziani; non so come venisse comprovato il fatto che fossero pensionati ma è ininfluente; dentro il palazzo comunale, a meno di 100 mt di distanza, ma fuori della vista, dentro uno stanzino, parimenti agghindato con manifesti per il si, potevano votare i dipendenti comunali e gli amministratori, non solo del Comune di Bologna ma anche degli altri Enti (Provincia, altri Comuni); poniamo il caso di un Amministratore della Provincia, o di un Comune qualunque, pensionato, oggi avrebbe tranquillamente potuto votare due volte, perchè non ci può essere in nessun modo un controllo incrociato tra questi due seggi; ma c'è di più, avrebbe potuto votare molte più volte semplicemente andando in tutti i seggi allestiti in giro, a Bologna e comuni limitrofi, nelle piazze, nelle sedi SPI, nelle sedi di altri sindacati, ovunque, senza nessuna possibilità di un controllo incrociato ne ora ne mai; non solo, ieri in piazza a Vado un mio conoscente, pensionato, ha votato ad uno di questi seggi dopo che l'addetto, pensionato pure lui, si era assicurato quale sarebbe stato il suo voto, espresso comunque davanti all'addetto stesso, ovviamente un SI; ed ai pensionati in fila viene espressamente indicato come e dove apporre la croce, sul SI! E potrei continuare. La serietà di una consultazione non è data dalla buona fede espressa da chi lo gestisce, ma dai metodi ed i modi con cui la consultazione viene svolta, e questi sono i metodi ed i modi; se dalle fabbriche l'esito sarà quello che supponiamo (ampia maggioranza di NO) ma da questi seggi intineranti e poco controllabili venissero una valanga di SI sarebbe, non solo lecito, ma doveroso, parlare di consultazione da repubblica delle banane. E questo sarebbe il sindacato, la CGIL, al quale io come tanti altri abbiamo dato la loro adesione da anni, perchè in esso vedevamo l'unica forma di difesa per i lavoratori. Ho ricevuto molte mail che aggiungono al mio personale quadro altri elementi tutti negativi. Sarà difficile per tutti domani; la CGIL si sta letteralmente giocando il rapporto di fiducia con il mondo del lavoro; se potessi farei la tessera della FIOM, ma non sono metalmeccanico, ma se la FIOM decidesse di lanciare una sottoscrizione di sostegno al di fuori della categoria (sul tipo Amici dell'ANPI) non avrei dubbi. Questi sono i primi effetti del Partito Democratico?

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