Alla Sala d'Ercole di Palazzo d'Accursio fino al 30 aprile

Dentro il dettaglio - le illustrazioni di Roberto Innocenti

Una mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Hamelin, dove sono esposti i disegni originali di uno dei più grandi illustratori di fiabe e racconti classici del nostro paese. Un artista che ha saputo piegare la sua straordinaria cratività figurativa al racconto delle realtà più buie del Novecento.
29 marzo 2006

Pinocchio tra i carabinieri Le tante persone che hanno frequentato, in questi mesi, VAG si sono fermate almeno qualche minuto davanti alle grandi riproduzioni di un bravissimo illustratore, Roberto Innocenti, appese alle pareti della sala grande o lungo le scale che portano alle redazioni del mediacenter.
Si tratta di veri e propri capolavori che riassumono su grandi dimensioni l’opera dell’artista fiorentino, ricca di tantissime pubblicazioni illustrate pregevolmente.
Così i due grandi pannelli che troneggiano sul bancone del bar, tratti dal volume “1905: Bagliori a Oriente”, sono “disegni esplosi” che rappresentano un impianto visivo ricco di riferimenti e sollecitazioni che guardano in molte direzioni: dal Tsushima de “Il romanzo di una guerra navale” (un libro famoso, molto letto e molto discusso) alla “Corazzata Potemkin” del grandissimo Ejzenstein, collegati tra di loro dalle suggestioni visive dell’anno 1905 e dalla collocazione nello stesso immaginario.
La rosa bianca Altra caratteristica importante dell’opera di Innocenti sono le finestre, con il mirabolante apparato simbolico delle loro vetrate che ci introducono nel racconto, che ci accompagnano in un interno e ci presentano i personaggi: dalla “Cenerentola” che guarda le sorelle partire per il ballo (il grande pannello collocato nella sala-conferenze di VAG) ad Anna, la bambina della “Rosa Bianca” (esposta sulle scale del VAG) che, con la silenziosa intensità del suo sguardo infantile, svela la possibilità di ribellione ai riflessi della guerra. “Rosa Bianca” è capace di vedere dietro, dove gli uomini adulti, per indolenza o per orrore, non vogliono guardare, da sola quella bambina ci confida l’esigenza di non dimenticare.
La strabiliante meticolosità di Roberto Innocenti ci lascia incantati davanti alla stupefacente “apparizione di verticalità” del “Pinocchio” impiccato (messo in mostra nella sala-conferenze di VAG), le sue linee architettoniche sono realistiche alla maniera delle quinte scenografiche di un pittore rinascimentale, sono un invito a “saper vedere”, a non rinunciare mai a scrutare il vero significato di un’immagine.

Roberto Innocenti Il grande “autodidatta”, nato a Bagno a Ripoli, nei pressi di Firenze, è in mostra, con i suoi disegni originali, alla Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio fino alla fine del mese di aprile. Il titolo della rassegna, organizzata dall’Associazione Culturale Hamelin, è “Dentro il dettaglio – le illustrazione di Roberto Innocenti”.
E’ un appuntamento che vi consigliamo di non perdere.