Sciopero nazionale dei ferrovieri

Contro il “Vacma” senza se e senza ma

I sindacati di base chiedono, in primis, la riassunzione di Dante De Angelis, il macchista licenziato da Trenitalia per essersi rifiutato di utilizzare il Vacma, il cosiddetto "Uomo morto", quando era alla guida di un treno alla stazione di Bologna.
27 marzo 2006

I sindacati di base dei ferrovieri hanno proclamato uno sciopero nazionale per il prossimo 5 aprile, dalle 10 del mattino alle 17. Si tratta di una vertenza che il comitato "12 febbraio" e le formazioni di base dei ferroveri considerano come una sorta di linea del Piave per i macchinisti, anche al di là di come finirà in tribunale la causa De Angelis.
"La sua sconfitta sarebbe la sconfitta di tutti noi, ma anche per le Ferrovie - avverte Savio Galvani, del sindacato macchinisti Orsa - perché se non ci sono gli antivirus è tutto il sistema che rischia la paralisi".
Il fronte dei "senza se e senza ma" contro il Vacma ha tenuto oggi, nel giorno della giornata internazionale sulla sicurezza ferroviaria, una conferenza stampa alla stazione di Bologna.
Quel dispositivo, spiegano i ferrovieri, "se va bene non serve a nulla, se va male distrae e produce guai alla circolazione e disastri ferroviari. Il rifiuto?
E' perfettamente giustificato perché questa apparecchiatura è illegittima", spiega Galvani citando a disposizione dell'Ausl bolognese.
E "se altri macchinisti non la rifiutano è perché sono terrorizzati".
Per questo un'eventuale vittoria di Trenitalia avrebbe, secondo il comitato, una portata devastante.
Ma quello di De Angelis è solo "l'ultima ritorsione" contro i macchinisti "ribelli": lo sciopero proclamato per il 5 aprile riguarda anche i 4 lavoratori licenziati tempo fa per un'inchiesta di "Report".
Mentre i ferrovieri annunciano lo sciopero, in Regione si moltiplicano le azioni per chiedere di disattivare il dispositivo di "Vigilanza automatica e controllo del mantenimento dell'appoggio" (questo il significato dell'acronimo). Tre consiglieri di Prc, Verdi e Pdci hanno presentato una risoluzione nella quale chiedono alla Giunta di sollecitare Trenitalia per l'eliminazione del Vacma. Nel documento si ricorda che, dopo due anni di indagini, la Procura della Repubblica e l'Asl di Bologna hanno emanato una prescrizione in cui si giudica legittima la richiesta dei macchinisti di rimuovere il sistema. Sistema ritenuto dannoso per la salute e pericoloso per la sicurezza della circolazione ferroviaria.
Dunque, sono diversi i “fronti di guerra” contro il micidiale Vacma.