Comunicato della rete antifascista bresciana

Scritte fasciste al sacrario, solidarietà da Brescia

"Oggi più che mai serve una memoria storica ancorata al presente, alla denuncia della xenofobia, del razzismo che si celano dietro a molte teorie e pratiche che si richiamano al fascismo".
7 giugno 2009

Solidarietà ai compagni bolognesi

Rieccoli. I soliti ignoti riprendono la campagna di intimidazioni ai danni dei luoghi che rappresentano l'antifascismo, la libertà, la democrazia, il pensiero critico. Lo fanno a seguito di un momento di aggregazione, riflessione e produzione politica come è stato il festival sociale delle culture antifasciste, a cui la rete antifascista bresciana ha partecipato. Vogliono riscrivere la storia, i liberatori e gli oppressori saranno
invertiti, i partigiani saranno i carnefici e i nazifascisti le vittime . Oggi più che mai serve una memoria storica ancorata al presente, alla denuncia della xenofobia, del razzismo che si celano dietro a molte teorie e pratiche che si richiamano al fascismo. Dietro ad ogni croce celtica non ci sta solo la ignoranza di qualche giovane che nella destra pensa di vedere rappresentata una protesta sociale contro una società che non funziona e crea precarietà, sfruttamento. Dietro ad una croce celtica si cela una idea di guerra , la negazione della storia, la subalternità ai poteri economici dominanti che i fascisti hanno sempre avuto come dimostra la carneficina della seconda guerra mondiale e il colonialismo, costruiti per soddisfare gli appetiti degli industriali.

La rete antifascista bresciana esprime vicinanza e solidarietà ai compagni bolognesi che hanno visto la memoria della loro città infangata vergognosamente la scorsa notte.