Le parole d’ordine della Lega

La lega chiede la "deportazione" degli attivisti di "Io non ho paura". Loro rispondono [audio]

Notizie inquietanti dalle due conferenze stampa che Tpo/Bartleby e Lega hanno tenuto ieri 28 Maggio. Gli attivisti che si battono contro il partito razzista riferiscono di anormali procedure di fermo in via Pietralata e d’identificazione in Questura. La Lega, per bocca del segretario cittadino Manes Bernardini, chiede la chiusura del centro sociale di via Casarini e “l’allontanamento coatto” dalla città dei suoi militanti
29 maggio 2009 - Rootz

“Non si capisce perché far passare quattro - cinque ore in Questura a degli attivisti, alcuni giovanissimi – spiega Del Bello, consulente legale del Tpo, in conferenza stampa – umiliandoli e sottoponendoli a foto segnalazioni non convenzionali”. Il legale riferisce di forche caudine inscenate dalla polizia:”Sono stati fatti passare in mezzo a due file di poliziotti e ripresi da tutte le angolazioni con le carte d’identità in mano”. I fatti sono noti: durante un volantinaggio-attacchinaggio in zona Pratello gli attivisti puntano verso la sede della Lega Nord in via Pietralata. Lanciano della vernice rossa sulle serrande, rovesciano della merda di fronte all’ingresso e appiccicano al muro dei fogli con su scritto “Razzismo istituzionale”. Come dar loro torto? Non mi riferisco tanto al fatto che la Lega sia un partito di governo che ha fatto delle misure razziste il suo cavallo di battaglia come mostra anche il recente pacchetto sicurezza firmato Maroni. Questo è un dato incontrovertibile. Intendo invece proprio il lancio di merda. Tra i leghisti c’è chi, come l’attuale sindaco di Opera Ettore Fusco, istigava i suoi concittadini a lanciare bottiglie incendiarie contro un campo rom. E le tende presero effettivamente fuoco nel Dicembre del 2006. Che male fa un po’ d’innocua merda? Ma ritorniamo ai fatti: poco dopo la sanzione rivolta alla sede del partito razzista arrivano polizia, carabinieri e digos. Tonfa in mano sbattono i ragazzi contro il muro, venti li portano in Questura. Come detto, dalla piazza Galilei se ne andranno diverse ore dopo con un discreto pacchetto denunce in mano: per tutti è scattata una denuncia per manifestazione non autorizzata e danneggiamento aggravato, per tre anche per resistenza a pubblico ufficiale.  Sempre Del Bello fa notare, comunque, che “il danneggiamento è un reato che va ascritto alla persona”, ma in questo caso non sono state fatte indagini. Come prefigurare allora una responsabilità soggettiva? Ma forse si tratta di denunce facili dettate dall’imparzialità che le forze dell’ordine mostrano verso i cari leghisti. Le notizie più inquietanti provengono comunque dall’altra parte della barricata. Tramite il segretario cittadino Manes Bernardini la Lega annuncia battaglia. Chiede, insomma, la chiusura del centro sociale e l’allontanamento coatto dei suoi militanti dalla città. Paventa anche il rischio che con tutta questo bordello ci possa pure scappare il morto. Si dichiara non razzista, magari la prossima volta si vanterà di essere antirazzista, e fa sapere che l’unico che stima in città è il questore Merolla che ringrazia per la solidarietà manifestata.  A ragione De Pieri, portavoce del Tpo, dice che “non è normale che un rappresentante del Partito che esprime il Ministro degli Interni indichi alla questura e al procuratore quali siano le sedi da chiudere e quali militanti siano da deportare solo perché attivist* esprimono del dissenso, anche radicale, nei suoi confronti. In effetti – fa notare – "allontanamento coatto", in questo paese, significa proprio deportazione. Spero – e conclude - che il questore e il procuratore prendano le distanze da queste schifose parole di Bernardini”. Tolleranza zero e deportazione, ovvero la dose quotidiana di merda che la Lega lancia addosso ai soggetti deboli della società, rimangono le parole d'ordine di questo partito razzista. Sono questi i veri pericoli per la democrazia.

> Leggi il flash h.19.20 / Sanzionata sede Lega, accerchiato dalle fdo volantinaggio "Io non ho paura", tutti in questura

> Leggi il flash h.21.10 / Rilasciati gli attivisti di "Io non ho paura"

> Ascolta la registrazione integrale della conferenza stampa di Bartleby/Tpo tenuta ieri 28 Maggio (a cura di RadioKairos)