Il collettivo: Allontanato dal ’36’ un “nostalgico” con “magliette e simboli che richiamano esplicitamente” l’ideologia nera. Interviene la polizia ma “si ritira portandosi dietro” il provocatore.
All’indomani della difesa di Bologna respinta una nuova provocazione fascista in Zona Universitaria
All’indomani dell’importante giornata di lotta che ha portato migliaia di persone in piazza per difendere Bologna dall’invasione Leghista, gli studenti e le studentesse della Zona Universitaria si sono ritrovati a respingere, con forza e determinazione, un’altra provocazione fascista, questa volta dentro l’università.
Qualche nostalgico fascista ha pensato oggi di poter tranquillamente attraversare le sale studio e le facoltà in cui studiamo con addosso magliette e simboli che richiamavano esplicitamente all’ideologia fascista. Non contento ha ritenuto che i computer utilizzati dagli studenti e dalle studentesse al 36 di via Zamboni potessero essere usati per spingere la propaganda fascista.
Non appena il soggetto in questione è stato individuato gli studenti presenti all’interno della biblioteca lo hanno prontamente allontanato. Dinanzi a questa reazione, in perfetto stile fascista, ha subito cercato la copertura dei vertici universitari, in un altro civico di via Zamboni, e della polizia.
Dopo l’arrivo delle volanti ha provato a rientrare scortato dagli agenti e dalla segretaria della scuola di lettere. Anche in questo caso, la massa degli studenti presenti nella biblioteca si è radunata sul portone e ha nuovamente respinto, con forza e determinazione, questa ennesima provocazione, conclusasi con la polizia che si ritira portandosi dietro il nostalgico fascista.
Se ce ne fosse bisogno, ribadiamo ancora una volta che la Zona Universitaria è una zona libera, meticcia e solidale e che le presenze di fascisti e razzisti non sono gradite e verranno sempre respinte.
Collettivo Universitario Autonomo