Zero in condotta, marzo 1997

Comunque uomini

Ai Teatri di Vita, dal 15 al 18 Marzo 1997 uno spettacolo che affronta il tema dell'Aids. In scena gli inglesi della Side by Side Company con Essere Là.

Paura del contatto, di essere ammorbati. Dalla pazzia, dalla povertà, dalla malattia. In altre parole, paura del dissenso e quindi dell’emarginazione. Atteggiamento oggi purtroppo molto diffuso, quando incombe lo spettro dell’Aids. Teatri di Vita ospitano un altro spettacolo che affronta questo tema, come già è accaduto nella stagione precedente con la compagnia Aids Positive Underground Theatre. Questa volta in scena dal 15 al 18 marzo è la Side by Side Company, con Essere Là, anche loro inglesi. Questo lavoro non si concentra però sulla parola, ma sul movimento e sulla danza, secondo un percorso artistico di ricerca dell’espressività corporea che viene autodefinito dagli autori physical theatre, secondo una calzante definizione inglese di ciò che sta tra teatro e danza. Il coreografo David Bingham non rinuncia a una struttura drammaturgica, dove gli interpreti propongono il ritratto di una relazione in sviluppo, dopo la scoperta della sieropositività di uno dei partner di una coppia omosessuale. Con conseguente crisi e sconvolgimento del rapporto, che lentamente si ricompatta per rilanciare la sfida con la vita. Parlando di questo lavoro non si può prescindere dal dato sociale. Lo spettacolo è stato commissionato dallo Sheffield Centre for the Prevention of Hiv and Aids. Questo perché in Inghilterra sensibilizzazione e prevenzione non sono esclusivo appannaggio del mondo sanitario, ma si estendono anche in ambito culturale. "Questo lavoro - dice il coreografo - nasce dalla mia crescente consapevolezza che il virus Hiv non significa soltanto condizione medica o obbligo al sesso sicuro. Piuttosto Hiv deve significare reazione a questo, una reazione di tutte le persone coinvolte, che siano amici o amanti". Si tratta, quindi, di uno spettacolo “forte” che vuole trasmettere un messaggio di fiducia nei rapporti umani, in opposizione alla medicalizzazione dei pazienti.