Una proposta da Bologna a tutte le città

15 Ottobre: una notte per la scuola

L'assemblea delle scuole bolognesi propone una notte bianca per la scuola pubblica per il 15 Ottobre, nei giorni in cui il Decreto Gelmini sarà in discussione al Senato. Dopo il corteo del 26 Settembre, le iniziative nei quartieri di questi giorni e in vista dello sciopero del 17 Ottobre, un altro importante appuntamento di mobilitazione promosso dal basso dalle scuole bolognesi.
Pubblichiamo integralmente il comunicato.
4 ottobre 2008 - Assemblea delle scuole di Bologna

UNA PROPOSTA DA BOLOGNA A TUTTE LE CITTA’

LA NOTTE PER LA SCUOLA

Il 15 ottobre fino all’alba del giorno dopo per difendere la scuola pubblica

Dopo la grande manifestazione dei dieci mila di venerdì 26 settembre, l’assemblea dei genitori e insegnanti delle scuole di Bologna, ha deciso di organizzare, il 15 ottobre, nella settimana in cui il decreto legge contro la scuola sarà in senato, una nuova grande iniziativa. Loro vogliono chiudere la scuola di qualità? Vogliono tagliare il tempo scuola? E allora noi a scuola ci andiamo anche la sera e la notte, insieme ai bambini e alle bambine, con i loro orsacchiotti e sacchi a pelo. E per ogni scuola occupata ce ne saranno altre, da quelle dell’infanzia fino alle superiori, dove verranno comunque organizzate assemblee, feste, azioni di propaganda di strada. Genitori, insegnanti, dade e studentesse e studenti di tutte le età porteranno addosso fin dal mattino i simboli di questa giornata, le magliette, i fiocchi, gli adesivi, i ritratti della “somara unica” e stenderanno striscioni ai cancelli, telefoneranno a tutte le radio, da quelle libere veramente a quelle commerciali che accolgono le dediche in diretta. Così faremo a Bologna.
Ma immaginatevi questo, lo stesso giorno, moltiplicato per dieci, per cento e anche più città e paesi…
Tra le tante manifestazioni che ci sono questi giorni, tra le tante iniziative che stanno appena nascendo ovunque in ogni angolo d’Italia, pensiamo che sia importante dare un segnale forte insieme prima che il decreto sia approvato. Pensiamo che sia necessario avere un momento di condivisione di una ribellione che vada oltre il perimetro delle cronache locali dei giornali e sia sentito forte e chiaro da chi in quel senato voterà per lo sfascio della scuola pubblica.
La scuola è un bene comune. Mettiamo in comune, per un giorno (e una notte) la nostra lotta. Facciamo in modo che chiunque voglia dare un piccolo o grande segnale di protesta, possa vedere che ci sono tante mamme, papà, maestre, maestre, ragazzi e ragazze che in quel giorno occupano le loro scuole, preparano i cestini per la merenda nel cortile, apparecchiano per la cena nella palestra, improvvisano spettacoli o accolgono attori, musicisti, burattinai, raccontano, o ascoltano, la favola della buonanotte e poi stendono i loro sacchi a pelo. E prima di chiudere gli occhi sapranno che fin dal mattino, altri come loro nelle vie, negli uffici, nei mercati, e poi ancora il pomeriggio a scuola, in un teatro, in una piazza, hanno steso uno striscione, hanno ballano, si sono arrabbiati, hanno cantato e parlato, parlato...
Discutete la nostra proposta e fateci sapere, siamo convinti che l’idea vi piacerà.

L’assemblea delle scuole di Bologna

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