Siamo ai pogrom per gli zingari

E' emergenza sì, ma di civiltà!

Con l'attribuzione per decreto ai Prefetti di espellere i cittadini comunitari che costituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica, si sono prodotti questi risultati: pulizia etnica, rastrellamenti delle forze dell'ordine nei campi Rom, ronde giustizialiste ed assassine di giovani italiani disadattati che riducono in fin di vita "pericolosi" rumeni all'uscita da un supermercato. La legge è stata etnicizzata e ha la medesima matrice razzista che portò alla persecuzione del popolo ebraico.
4 novembre 2007 - Monica Sabattini

sgombero lungoreno: ragazza con bambino
L'attribuzione per decreto ai Prefetti di espellere i cittadini comunitari che costituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica è quanto di pìù sbagliato potesse fare uno Stato.
Si è agito sull'onda dell'emotività e si è sancito per legge il razzismo in Italia.
La legge è stata etnicizzata e ha la medesima matrice razzista che portò alla persecuzione del popolo ebraico, al pogrom per gli "zingari".
L'effetto di ciò è subito sotto i nostri occhi: pulizia etnica, rastrellamenti nei campi Rom, ronde giustizialiste ed assassine di giovani italiani disadattati e insicuri che riducono in fin di vita "pericolosi" rumeni.
Questo clima era già preparato da mesi da zelanti sindaci di diverse città italiane, da Bologna a Firenze fino a Roma, con gli sgomberi, le persecuzioni e la cacciata dalle città di Rom, lavavetri, immigrati.
E' la linea politica del nuovo Partito Democratico: "Legge e Ordine", "Tolleranza Zero" sono le parole d'ordine, ma i dati smentiscono i teoremi che hanno un unico scopo di consenso elettoralistico.
A sett'anni dall'emanzione delle Leggi Razziali in Italia ad opera del Govero Mussolini non avrei mai voluto assistere a uno spettacolo simile d'inciviltà e intolleranza.
Quanta ignoranza nelle trasmissioni televisive con ospiti cosidetti esperti, quanta ipocrisia e, soprattutto, quanta strumentalizzazione politica.
Dobbiamo affermare altri valori e principi, dobbiamo liberare le nostre coscienze perchè il punto è un altro.
Bisogna affermare una solidarietà di genere: non è un caso che chi ha denunciato l'aggressore sia stata un'altra donna e Rom.
Quindi, l'etnicizzazione dei reati è un'invenzione di chi non vuole vedere le cose per quello che sono.
Bisogna affermare una solidarietà di classe tra lavoratori e lavoratrici ridotti all'osso con stipendi da fame e sempre più precari nel lavoro e nella vita. E questo vale per tutti italiani, Rom, Albanesi, Rumeni, Marocchini....
Mettiamoci in rete e organizziamo nei prossimi giorni sit-in in tutta Italia per non piegare la testa per spiegare e informare, per reagire a un'inizio di pericolosa deriva razzista del nostro paese e puntiamo a una manifestazione nazionale che coinvolga tutte le comunità migranti a fianco del popolo Rom e rumeno così duramente colpito.
Coinvolgiamo intellettuali, studiosi, preti tutti coloro che ancora una coscenza civile ce l'hanno.
E' emergenza sì, ma di civiltà!!!
A Bologna ci stiamo già muovendo, fatelo anche voi.