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Scuola, protesta dei precari della scuola all’Usp e al Centro per l’impiego

Usb: “Lasciare gli insegnanti per anni in questa condizione è un crimine di Stato”. Nei giorni scorsi, contestazioni da parte di Cobas e Coordinamento precari nei confronti del Pd.

01 Luglio 2015 - 19:55

us“Oggi, nel primo giorno di disoccupazione di molti lavoratori della scuola (ricordiamo che una grossa fetta sono precari e con l’approvazione del Ddl coloro che sono inseriti in terza fascia probabilmente non lavoreranno più nella scuola), docenti e Ata si sono radunati davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale a protestare contro questa condizione nella quale si trovano ormai da anni, dichiarando il precariato un vero e proprio crimine di Stato”. Lo riferisce l’Usb scuola. “L’incontro con il responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale ha reso evidente la non volontà di prendere posizione rispetto ai diritti negati ai precari (fruizione delle ferie e retribuzione dei premessi personali). All’amministrazione è stata chiesta la stabilizzazione anche del personale Ata e il blocco dei tagli agli organici, per i quali è stato risposto che non sarà inoltrata nessuna richiesta aggiuntiva, ma l’ufficio si atterrà alla direttiva nazionale. La rabbia dei lavoratori ha poi spostato il presidio davanti al Centro per l’impiego di Bologna per solidarizzare con i tanti disoccupati in fila per il consueto rito di inizio estate (la dichiarazione di immediata disponibilità all’impiego). Come se ci fosse anche il bisogno che, chi viene lasciato a casa, non per sua scelta, si dichiari subito disponibile a lavorare. I soliti non sense di un governo che agisce contro i lavoratori, eseguendo i diktat dell’Unione Europea e della troika”.

Nei giorni scorsi, altri momenti di protesta erano stati messi in campo dai Cobas e dal Coordinamento dei precari della scuola, con una doppia contestazione nei confronti del Pd: nel mirino la senatrice Francesca Puglisi, relatrice del Ddl (durante una Festa dell’Unità di quartiere) e il senatore Sergio Lo Giudice (durante il Bologna Pride, perchè il parlamentare, “una volta insegnante- spiega il sindacato di base- ha votato a favore del Ddl”).

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