Attualità

Scuola, per il Tar le circolari del ministero sono “illegittime”, ma non basta a fermare i tagli

“Il castello di carta o meglio di carte con le quali è stato portato avanti il riordino delle scuole superiori attraverso circolari illegittime è crollato miseramente”.

20 Luglio 2010 - 16:53

Il Tar del Lazio ha riconosciuto l’ illegittimità delle circolari ministeriali che davano disposizioni sull’organico del prossimo anno scolastico, emanate prima che la riforma delle scuole superiori diventasse legge e per questo prive di efficacia e di rilievo giuridico. Come si legge nel comunicato diffuso dalle realtà che hanno presentato il ricorso “Il TAR del Lazio, pur non avendo accolto formalmente la richiesta di sospensione provvisoria, ha sostanzialmente accolto i motivi dei ricorsi presentati da Scuola della Repubblica, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Crides e 755 docenti, genitori, studenti e personale ata e dalla FLCGIL contro le circolari Gelmini su organici, iscrizioni e mobilità.”  Per il momento quindi nessuno stop all’avvio del prossimo anno scolastico e ai tagli di organico previsti dalla Gelmini. “E’ grave- continua la nota dei ricorrenti- che una riforma di questa portata, la prima della scuola superiore dopo 60 anni, la riforma definita epocale dal ministro Gelmini, sia stata costruita nell’illegalita’, mettendo in discussione il futuro della scuola e delle giovani generazioni per mere esigenze di bilancio”. I tentativi di bloccare la riforma però proseguono: “Per parte nostra”, si legge ancora nel comunicato,” non avremo difficolta’ a dimostrare i danni collettivi e individuali attuali e diretti come il Tar ci chiede e, dunque, quanto prima ci ripresenteremo con la documentazione insistendo nella nostra giusta richiesta. Avevamo gia’ portato la dimostrazione del caos scolastico causato da questa riforma. Porteremo i casi per nome e cognome, che purtroppo non mancano”.

Su un punto tuttavia il Tar ha dato risposta positiva contro lo smantellamento della scuola pubblico imposto dalla Gelmini e da Tremonti. Un altro ricorso infatti  era stato presentato contro la riduzione delle ore di insegnamento negli istituti tecnici e professionali. Il taglio delle ore era stato disposto dal ministero per conseguire le economie di spesa previste dalla finanziaria 2008. Poiche’ non e’ stato possibile applicare la riforma delle superiori alle prime e alle seconde il Miur, per ottenere i risparmi, ha tagliato sulle materie con piu’ ore dei tecnici e dei professionali dal secondo al quarto anni. Ma almeno per il momento questi tagli saranno sospesi, in attesa che il Consiglio nazionale della pubblica istruzione esprima il proprio parere sull’iniziativa del Ministero.