Ieri cortei nella capitale, confluiti in serata davanti al ministero delle Infrastrutture, da dove sabato partirà “la prima grande manifestazione contro il governo Renzi”, convocata dai movimenti contro precarieta e austerity.
“Roma non si vende, casa e reddito per tutti!” sono tra gli slogan scanditi ieri durante la manifestazione che ha riportato i movimenti per il diritto all’abitare a riprendersi Porta Pia. Una risposta agli sgomberi delle occupazioni di lunedì scorso. 6 in totale le palazzine occupate, tre di queste però sono state immediatamente sgomberate.
La giornata di ieri, mercoledì 9 aprile, è iniziata con un corteo interno alla Sapienza dei collettivi studenteschi e assemblea sul pratone dell’ateneo. Nel pomeriggio l’appuntamento era invece a piazzale Aldo Moro, da qui ha mosso i primi passi una manifestazione che ha raggiunto Porta Pia, piazza da dove sabato partirà la sollevazione, la manifestazione nazionale contro il governo Renzi e il jobs act con le parole d’ordine “una sola grande opera: casa e reddito per tutte/i”. In serata una assemblea e poi davanti al ministero delle infrastrutture di Lupi sono spuntate anche le prime tende.
“Già da stasera rimarremo qui per far capire che la partita sul decreto Lupi è appena comincata – avverte Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani – Se servirà radicalizzare lo scontro ci stiamo preparando a farlo, non perché ci piace la violenza, ma perché il Piano Casa è in realtà un pacchetto di speculazione edilizia”.
“Vogliamo una risposta e una presa di parola pubblica e collettiva rispetto a quello che è accaduto nei giorni scorsi e dare inizio al count-down per il corteo del 12 aprile”. A parlare è Luca Fagiano del Coordinamento Cittadino lotta per la casa, che aggiunge “nella prima grande manifestazione contro il Governo Renzi metteremo sotto assedio il ministero dello Sviluppo economico, quello del Lavoro e del Welfare e faremo il corteo su via Nazionale, da sempre preclusa alle lotte dei movimenti”.