Red Tv sta chiudendo e i lavoratori protestano come possono. L’emittente ha però sede in Palazzo Grazioli, sotto casa Berlusconi: la polizia non capisce e si preoccupa per il premier.
«Da Massimo D’Alema e dal Pd non arrivava neanche una parola di solidarietà», dice sconsolato il vicedirettore Mario Adinolfi. Eppure Red Tv doveva essere il grande progetto di comunicazione con cui Baffino mirava a rimettere in riga il Partito, dopo la debacle veltroniana.
La web tv è invece in crisi nera, l’editore vuole chiudere studi e redazione: così i lavoratori hanno deciso di difendere il proprio posto occupando la sede della tv dalemiana. Che, guarda un po’, si trova al piano terra di Palazzo Grazioli, a Roma, in gran parte adebito a residenza capitolina del premier Silvio Berlusconi.
Circostanza che ha generato qualche divertente equivoco: «Una volante che arriva e chiede di Red Tv – racocnta Adinolfi – Gli agenti sono convinti che la nostra occupazione dei locali di palazzo Grazioli sia ostile a Berlusconi. Con calma spieghiamo che siamo una tv di sinistra, i nostri referenti sono di sinistra ed è contro loro che protestiamo. I poliziotti fanno la faccia stupita, chiedono i documenti, poi vanno via»