I comitati lanciano l’auto-rimodulazione delle tariffe: “Attraverso i nostri legali si potrà contestare le bollette e chiederle di pagare al netto della percentuale di profitto”, come indicato dai referendum di giugno
(dal sito di Radio Onda d’Urto)
Sono 100 mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti che ieri hanno partecipato a Roma al corteo per “chiedere il rispetto dell’esito dei referendum sull’acqua”. All’iniziativa, organizzata dal Forum dei movimenti per l’acqua, partecipano diverse realtà dell’associazionismo e in testa, dietro lo striscione ‘Ripubblicizzare l’acqua, difendere i beni comunì, sfilano anche i sindaci di alcune città come Napoli, Giulianova, Corchiano, Monterotondo, Nola, Palma Campania e Villa Castelli. Al corteo anche tanta ironia ed esibizioni goliardiche, con manifestanti travestiti da Robin Hood, che sfilano tra la folla dove, su un camioncino campeggia uno striscione: “Togliere ai ricchi per dare a tutti, l’acqua non è un debito”.
La manifestazione è anche l’occasione per il lancio della campagna di obbedienza civile ‘Il mio voto va rispettato’” con la quale i comitati invitano i cittadini a rimodulare le tariffe dell’acqua laddove questa non venga gestita pubblicamente. “Attraverso i legali presenti in tutti i comitati – chiarisce ancora il rappresentante del comitato romano – i cittadini potranno contestare le bollette dell’acqua e chiedere di pagarle al netto della percentuale di profitto che va dal 7% al 15%”.