Acabnews Bologna

Palazzo comunale o base militare?

Nel cortile del Comune si celebra l’intervento militare italiano in Libano, tra reti mimetiche e foto di soldati armati fino ai denti. Trionfa la triste retorica della “guerra umanitaria”.

09 Giugno 2013 - 13:42

Metri e metri di rete mimetica, militari in divisa e immagini di soldati armati fino ai denti. E’ l’interno di una base dell’Esercito? Oppure un campo di battaglia? No. E’ il cortile del Comune di Bologna, a cui si accede da piazza Maggiore. Nell’ultima settimana, infatti, Palazzo D’Accursio ha ospitato la mostra fotografica “Libano: missione peacekeeper”, una delle iniziative promosse dalla Brigata aeromobile “Friuli” per celebrare la presenza delle forze armate italiane in Libano [12] dal 1979 ad oggi. Il Comune, oltre che fare da cornice alla mostra e ad alcune conferenze correlate, ha anche patrocinato ufficialmente il programma di eventi. Nel luogo “civico” per definizione, dunque, trionfano il militarismo e la triste retorica della “guerra umanitaria”. Cose che, evidentemente, non infastidiscono neanche un po’ i “sinceri democratici” che straparlano di “violenza” anche per una scritta su un muro o per l’occupazione di uno spazio abbandonato.