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Nidi, sciopero e contestazione in Consiglio ma “l’amministrazione è sorda”

“Adesione all’80%” tra il personale degli asili all’astensione proclamata da Sgb. Sulla ‘fuga’ dei due bimbi dalla Giaccaglia Betti: “Inaccettabile scaricare responsabilità su di noi”.

15 Luglio 2017 - 11:29

Un gruppo di maestre dei nidi, nella giornata di sciopero indetta da Sgb, ha protestato ieri nell’aula del Consiglio comunale esponendo uno striscione contro Merola e l’assessore all’Istruzione Pillati, presente alla seduta: il question time è stato sospeso per circa un quarto d’ora. Dopo la fuga di due bambini dalle Giaccaglia Betti in Montagnola, le insegnanti additano l’amministrazione: “Ci fa sudare la paura di perderci i bambini – hanno detto ai consiglieri – siete una vergogna per Bologna. Lo avevamo detto che questa organizzazione avrebbe comportato dei pericoli. E così è avvenuto. Ma non siamo veggenti, stiamo semplicemente lavorando da schifo”. Ma al centro della mobilitazione di ieri c’è anche il nodo dei centri estivi. “L’adesione allo sciopero è stata alta, dell’80%, molti centri estivi dei nidi sono chiusi”, assicura Sgb. Nei nidi “c’è una disorganizzazione incredibile, con genitori che scrivono lettere di protesta. Eppure l’amministrazione è sorda e non ci incontra nonostante le sollecitazioni. Se continua così da settembre ci sarà mobilitazione continua con scioperi a ripetizione”.

A spiegare nel dettaglio le ragioni del personale dei nidi un comunicato diffuso ieri pomeriggio dal sindacato: “Con questo sciopero, le lavoratrici chiedono il rispetto del contratto nazionale che prevede che il lavoro a luglio sia solo su base volontaria mentre in realtà tutte le educatrici ‘sono obbligate’ a lavorare dai 10 ai 12 giorni nel mese di luglio. Oltre al prolungamento del mese di luglio, le educatrici e la collaboratrici/ori denunciano un aumento ormai insostenibile dei carichi di lavoro, risultato delle tante riorganizzazioni imposte da questa amministrazione negli ultimi anni. Ricordiamo: l’aumento del rapporto adulto/bambino, le nuove competenze per collaboratori senza l’adeguamento dei parametri per l’assegnazione degli organici, il blocco del diritto alle ferie durante l’anno, fino al grave problema delle mancate sostituzioni del personale assente a vario titolo (malattie, permessi vari) che l’amministrazione cerca di risolvere, ma solo parzialmente, con l’uso scorretto del ‘monteore’, ore destinate all’attività non frontale (formazione professionale, colloqui con i genitori etc). Il personale dei nidi protestano anche perché mentre si continuano a tagliare risorse sulla pelle dei lavoratori che prestano il loro servizio nei nidi comunali, la Giunta ha approvato una delibera di sostegno economico alle famiglie che iscrivono il loro figlio ad un nido privato, regalando di fatto ai privati 300 posti nido in più, rispetto agli anni passati e 300 euro per posto nido”.

Racconta poi Sgb: “Durante l’incontro con l’assesore, ottenuto dopo che i lavoratori insieme ai delegati di Sgb hanno interrotto il Consiglio comunale, la giunta non ha dato risposte accettabili e non ha fatto passi avanti,  mentre noi chiediamo dei tavoli di confronto per di rivedere l’organizzazione sia del progetto luglio che dell’intera gestione di Istituzione Educazione Scuola”.

Infine, “per quanto accaduto alle Giaccaglia Betti, è poi inaccettabile, il tentativo dell’assessore Pillati di scaricare le responsabilità dell’amministrazione e della sua cattiva gestione, nonché di palesi errori organizzativi, sulle spalle delle insegnanti e dei collaboratori ed addirittura sullo sciopero del 3 luglio scorso che non avrebbe permesso un passaggio di consegne all’interno delle scuole (sic!)”.