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Migranti, “Basta ricatti, basta razzismo, basta Bossi-Fini” [audio]

“L’attaco a diritti dei migranti è un attacco a tutti.” Report e audio dalla conferenza stampa del Comitato primo marzo in vista del corteo regionale di sabato 13 Novembre.

09 Novembre 2010 - 17:59

Dopo il partecipato presidio di ieri sera in piazza Nettuno in solidarietà alla protesta di Brescia e Milano, questa mattina conferenza stampa del Comitato Primo Marzo  in vista della manifestazione regionale dei migranti del 13 Novembre.  Il corteo, previsto alle 14:30 da piazza xx Settembre, vedrà tantissime realtà da tutta le regione scendere  in piazza  per lottare per i diritti, contro la sanatoria truffa e contro il razzismo. Tra i punti della protesta  c’è infatti la sanatoria del 2009 che  “e’ stata una truffa- racconta Sene Bazir del Comitato Primo Marzo- poichè  i migranti hanno speso migliaia di euro e non hanno ottenuto nulla, per questo sabato saremo in piazza per chiedere la regolarizzazione di tutti coloro che hanno presentato domanda per il rinnovo del permesso di soggiorno nel 2009 e per coloro che non hanno potuto farla”.

Al corteo di Bologna sara’ presente anche una delegazione da Brescia, citta’ dove si sta cercando di organizzare una manifestazione per sabato in contemporanea con quella bolognese. “Ci aspettiamo una grande partecipazione- dice Cecile Kyenge Kashetu portavoce del Comitato di Bologna- speriamo di superare le 10.000 presenze dello sciopero dell’1 marzo”. Sono numerose le adesioni alla manifestazione regionale del 13 novembre mentre i grandi assenti sono, invece, le forze politiche. “Segno che- spiega Neva di Ya Basta!- per parlare di diritti bisogna ripartire dal basso”.  In sostanza, chiarisce Neva, “il governo e’ in caduta libera e tenta di ricucire l’unita’ sulla pelle degli immigrati”. Ma non sono solo i diritti degli immigrati a essere sotto attacco ma anche quelli di lavoratori, precari e studenti. “Si modifica l’assetto del Paese e complice la crisi si cerca di far accettare un modello di societa’ in cui si ridefiniscono liberta’ e tutele, la sfida e’ fare in modo che la difesa dei diritti dei migranti sappia creare unione tra tutti i soggetti attaccati dalla precarieta'”.

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