Culture

Matrimoni e barriere architettoniche. Che succede in Salaborsa?

Qualche settimana fa chiusura anticipata per ospitare un ricevimento: paghi 6.000 euro la biblioteca è tutta tua. Seguono le segnalazioni dei lavoratori sui problemi creati dalle porte d’ingresso: sprechi energetici e difficoltà per le carrozzine.

10 Agosto 2015 - 10:20

Salaborsa (foto Zic)La Salaborsa, al netto della parentesi di qualche anno fa con l’ingombrante presenza di una grande libreria privata, è uno dei luoghi pubblici e civici per eccellenza di Bologna. Ultimamente, però, dalla biblioteca comunale che affaccia su piazza Re Enzo arrivano notizie di registro diverso. Alcune settimane fa, ad esempio, il servizio è stato interrotto con un’ora di anticipo per ospitare un ricevimento di matrimonio. Con grande soddisfazione dell’amministrazione, che ha fatto sapere di essere molto contenta perchè l’affitto della biblioteca ha comportato l’incasso di 6.000 euro: per una sera, dunque, la Salaborsa è stata privatizzata in favore di una coppia evidentemente facoltosa. Meno contenti i dipendenti, che hanno spiegato: “Ci costringono a prendere un’ora di permesso”. Sul sito di Salaborsa si legge che l’uso degli spazi è concesso a “enti e associazioni che ne facciano richiesta per eventi di rilevante interesse culturale”, fermo restando che questo utilizzo “non deve essere in alcun modo di ostacolo al normale svolgimento dei servizi al pubblico”. Il gruppo di lavoro che coordina la programmazione, poi, “si riserva di concedere l’utilizzo a terzi per iniziative a carattere commerciale purche’ compatibili con la destinazione complessiva degli spazi”. E scatta il tariffario.

Un’altra questione è relativa all’ingresso della struttura. I lavoratori riferiscono che spesso le porte vengono lasciate aperte e questo provoca non solo sprechi energetici (d’inverno esce l’aria calda, d’estate quella condizionata) ma anche disagi per chi lavora all’interno. Come se non bastasse, le stesse porte creano difficoltà anche nell’accesso delle carrozzine, sia dei bambini che dei disabili. Questo perchè le ante sono particolarmente pesanti e così genitori e disabili, se si trovano da soli, fanno fatica a passare e spesso devono attendere che qualcuno li aiuti. Problematiche riconosciute dalla direzione della biblioteca e anche dagli uffici comunali, che hanno promesso di approfondire i temi segnalati.

Condividi