Acabnews Bologna

Ficobus, per Tper possibili perdite per 400.000 euro

Gli autobus per EatalyWorld continuano a girare quasi vuoti, se continua così a fine anno l’azienda pubblica avrebbe coperto solo metà dei costi. All’aeroporto, intanto, “pienamente riuscito” lo sciopero in Gh proclamato da Sgb.

09 Giugno 2018 - 17:00

Sono passati altri due mesi da quando Zeroincondotta segnalava il flop delle navette da cinque euro per il parco agroalimentare di Eataly, e la situazione non pare granché cambiata: i mezzi continuano a girare vuoti. Ma vuoti o pieni i costi restano, degli autisti, del carburante, della manutenzione. Un conto che per questo primo anno sperimentale di esercizio era stato stimato in partenza a 819.000 euro, ovvero circa 342.000 passeggeri (ponderando biglietti a corsa singola, andata e ritorno e comitiva), una media di quindici a corsa.

Secondo i dati forniti ieri in commissione dall’unità Sistemi di mobilità di Palazzo d’Accursio l’affluenza per ora è intorno ai 6 passeggeri a corsa, 13.000 al mese, proiettati su un anno sarebbero 156.000, meno della metà del necessario.

Un ammanco da almeno 400.000 euro che andrebbe a gravare su Tper, che è pubblica: “Una fetta di servizio che è nulla rispetto a tutti quelli che svogliamo”, si schernisce l’azienda, che non fornisce dati più precisi ma accenna a un incremento dell’affluenza nell’ultimo periodo. Sembrano contraddirla altri numeri, riferiti ai mesi di marzo e aprile, ottenuti tramite un accesso agli atti e divulgati ieri in Regione dall’opposizione: tra visitatori e lavoratori avrebbero viaggiato sui Ficobus 20.000 persone, una media di 4,6 persone a corsa, il 25% della media semestrale di cui si è discusso in Comune.

Intanto, Sgb segnala che lo sciopero dei lavoratori della Gh all’aeroporto, effettuato ieri, è “pienamente riuscito, nonostante la  durata limitata  di  sole 4 ore,  imposta dalla legge 146,  con numerosi voli cancellati ed un’adesione di oltre il  70% al netto delle comandate disposte dall’azienda. Questo a dimostrazione del crescente consenso che Sgb riscuote tra i lavoratori, registriamo infatti che ad oggi la nostra organizzazione,  in termini di iscritti,  è il secondo sindacato   nell’aeroporto di Bologna.  L’8 giugno abbiamo  scioperato contro la disdetta degli integrativi aziendali, contro il taglio agli stipendi, per l’assunzione dei tempi determinati, contro i ritardi ed errori nelle buste paghe e per la democrazia sindacale, perché i lavoratori devono essere liberi di scegliere da chi farsi rappresentare. Su questi temi  rilanciamo l’iniziativa elaborando assieme  ai lavoratori una piattaforma per un contratto integrativo aziendale che tuteli il reddito, i diritti e la dignità di tutti. Quella dell’8 giugno è stata la prima azione di sciopero a sostegno della vertenza a cui, in assenza di risposte aziendali, seguiranno altre iniziative di lotta a cominciare da un prossimo sciopero della durata di 24 ore”.