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Dozza, la garante: “Ausl minimizza carenze igieniche”

Infiltrazioni d’acqua, finestre che impediscono il ricircolo dell’aria, bagni usati come dispense, ma anche topi, blatte e scarafaggi. È quanto denunciano i detenuti, ma nei rapporti degli ispettori sanitari le criticità non sarebbero riconosciute.

03 Novembre 2016 - 11:07

Carcere Dozza - © Michele LapiniMuffa ai muri e acqua calda a intermittenza. Sono solo alcuni dei problemi igienici rilevati dal garante dei detenuti del comune di Bologna all’interno del carcere della Dozza ma che non sono stati considerati abbastanza gravi dagli ispettori Ausl. Secondo quanto denuncia la garante Elisabetta Laganà alla lettura della relazione scritta dopo la visita nelle celle dello scorso 22 giugno, l’azienda sanitaria “tenderebbe a minimizzare alcuni problemi, e darebbe per risolte alcune criticità invece ancora presenti”. Oltre all’ormai cronico problema del sovraffollamento comune in tutte le carceri italiane (al 4 luglio le presenze erano salite a 714), per le persone detenute alcuni tra i più piccoli bisogni vitali continuano a non essere soddisfatti. Per chi si trova costretto a vivere dentro l’istituto penitenziario, usare il bagno come dispensa per il cibo rimane una prassi. Chi vive nella sezione B penale, deve accontentarsi di poca luce e di uno scarso ricircolo dell’aria a causa delle finestre costruite “a bocca di lupo”, quelle che impediscono di guardare all’esterno.

Nel rapporto commentato dalla garante persiste: “Un problema storico della Dozza, quello della fornitura di acqua calda, soprattutto nei piani più elevati, provocato dal deterioramento dell”impianto di riscaldamento”. In particolare, entrando nel merito dei disagi strutturali denunciati dalla Laganà, resta presente il problema della muffa nelle docce: “La struttura presenta costanti problemi di infiltrazioni, e necessita di continua manutenzione. Soprattutto l’area delle docce comuni risente in modo più grave di questo disagio, e spesso i soffitti, malgrado gli interventi di risanamento, si ricoprono nuovamente di muffe nocive per la salute”.

Inoltre, come sottolinea la garante, in più occasioni i detenuti di tutte le sezioni hanno denunciato a presenza di scarafaggi e di blatte, e segnalato l’esistenza dei topi nella struttura. Ma a quanto pare nessuna di questi animali è stato rilevato dall’Ausl che anzi ha affermato che “il problema delle blatte sembra essere risolto”.