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Coopservice, sciopero e picchetti: “Avanti a oltranza” [foto+comunicato]

Due sedi universitarie che non aprono per lo sciopero, altre bloccate da lavoratori e studenti sin dalle prime ora del mattino. E domani si ripete.

31 Marzo 2014 - 14:32

Ingressi sigillati alle 6 del mattino con catene e lucchetti, picchetti, blocchi. Ma anche la sede della scuola di Lettere (in via Zamboni 34) e la biblioteca di Discipline Umanistiche al 36 che restano chiuse per carenza di personale. E’ il racconto di questa mattina in una zona universitaria messa in difficoltà dallo sciopero convocato da Cub in appoggio alla vertenza dei lavoratori Coopservice di Palazzo Paleotti, che lamentano stipendi “da fame” dopo l’ultimo cambio di appalto. A supportarli, attivisti dei collettivi univeristari Hobo e Cua.

Intorno alle 11,30 i manifestanti si sono mossi in corteo fino all’interno del rettorato, chiedendo un incontro con il rettore Dionigi. Sulla porta che blocca l’accesso ai piani alti appendono diverse paia di slip, corredate di scritte come “Ci avete lasciato in mutande” o “Volete pure queste?”.

Per ricevere una delegazione, Dionigi ha preteso che venissero rimossi i blocchi a facoltà e biblioteche di via Zamboni, via Filippo Re, via Belmeloro e via Centotrecento. E non si trattava dell’unica condizione: il rettore avrebbe ricevuto cinque lavoratori, ma porte sbarrate tanto agli studenti dei collettivi quanto ai giornalisti. I manifestanti hanno rifiutato: “Abbiamo cominciato questo percorso insieme agli studenti e con loro vogliamo finirlo”, dice una lavoratrice.

Salta l’incontro con i vertici d’ateneo ma prosegue la mobilitazione: “Si sciopera anche domani e ad oltranza, si va avanti finché non avremo risposte. Ci rivediamo domani”, dice al megafono una rappresentante sindacale. L’appuntamento è alle 7.30 di domani mattina davanti al 25 di via Zamboni.

“Se Dionigi avesse davvero avuto la volontà di mettere qualcosa sul tavolo sarebbe sceso qui, una volta tanto – chiosa la Cub visto che la faccia non ce l’ha mai messa”. Se poi Dionigi parla di “rispetto delle regole”, quello che “abbiamo fatto stamattina lo abbiamo fatto proprio perché pensiamo che dall’altra parte non ci sia stato il massimo della correttezza”. Tanto più che l’ateneo starebbe organizzandosi per “sostituire i lavoratori in sciopero di Coopservice con lavoratori di ruolo”.

> Le foto:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157643204317505/show/

> Il comunicato diffuso dopo l’iniziativa:

La prima importante giornata di mobilitazione sul tema dello sfruttamento dei lavoratori all’interno dell’Università di Bologna, ha visto oggi il blocco simultaneo di Palazzo Paleotti (n.25) e dei civici 32-34-36-38, nonché del complesso di via Belmeloro 24 e delle aule di via Centotrecento e via Filippo Re.

Allo sciopero ha aderito il 90% del personale CoopService delle strutture sopracitate. In particolare il personale delle portinerie, delle aule, dei laboratori informatici, vittima dell’applicazione del vergognoso contratto Vigilanza-Servizi Fiduciari e contro la paventata estensione della sua applicazione a tutti gli altri appalti CoopService dell’UniBo.

Dopo diverse ore di picchetto i lavoratori, insieme a studenti e precari solidali, si sono diretti nuovamente verso il Rettorato, per mettere il Rettore Dionigi di fronte alle proprie responsabilità. Il Rettore, tanto per cambiare, non ha avuto né il coraggio né la volontà politica di affrontare i manifestanti vis-à-vis, ponendo addirittura delle condizioni per ascoltarli: esclusione degli studenti e della stampa dal confronto, nonché rimozione dei materiali informativi sulla protesta, da lui definiti sigilli.

Nonostante il goffo tentativo del Rettore di dividere i dimostranti in categorie escludenti l’un l’altra, queste condizioni sono state rifiutate immediatamente dal presidio, a quel punto consapevole del ripetersi dell’abituale scaricabarile di Dionigi e della mancanza di proposte reali, esaustive e risolutorie per questa vergognosa situazione.

Per queste ragioni, il presidio ha invece risposto rilanciando con la convocazione di un nuovo giorno di mobilitazione, dandosi appuntamento per domani mattina alle ore 7,30 per continuare la protesta.

Assemblea Student@-Lavorat@-Precar@