Riceviamo e pubblichiamo un testo che segue l’assemblea svoltasi il 23 novembre a Vag61 in risposta all'appello "Quali nuovi scenari per le lotte?", condiviso da molte realtà bolognesi: la proposta di una discussione aperta "ha intercettato un bisogno diffuso di confronto, un’inquietudine condivisa. C’è bisogno di convergenze, vanno affinati i modi e trovate le direzioni".
Svelato l’algoritmo Bologna: 80(pc)/1.200(pp)x450(em)+20(m)
Il Comune annuncia trionfalmente due studentati privati, nel comparto ex Tre Stelle e nel palazzo ex Inps (quindi ex pubblico) di via Gramsci: bisognerà aspettare tra i 14 e i 20 mesi per avere 1.212 posti con prezzi di "fascia alta", eccetto 80 convenzionati per Er.go ma con canoni che arriveranno comunque a 450 euro.
Quali nuovi scenari per le lotte?
L'appello condiviso da numerose realtà bolognesi per convocare un'assemblea-dibattito che si terrà il 23 novembre a Vag61: "Proponiamo la costruzione di un dialogo tra differenti percorsi e soggetti, che possano presentare la loro lettura attuale della congiuntura che stiamo vivendo, nella prospettiva di mettere a confronto analisi, strategie e scenari".
Bologna sfitta: una città aperta solo a chi se la può permettere
L'emergenza abitativa, alimentata dall’inflazione, dalla speculazione e dalla gentrificazione dei centri urbani, non riguarda solo la componente studentesca. Tutte le categorie del lavoro dipendente ne sono investite. C’è molta sfiducia in giro, tante persone rinunciano a cercare casa, ma per fortuna c'è anche chi, con la lotta, traccia una strada diversa.
La città dei taglieri, dei manganelli… e degli speculatori dell’abitare
Un'inchiesta sull'Istituto Santa Giuliana, occupato per dodici giorni e subito violentemente sgomberato dalla polizia, sulla scarsa propensione al sociale delle "Suore Mantellate Serve di Maria" e su chi si appresta ad acquistare l'ex convitto di via Mazzini 90.
Maxi b&b, studentati di lusso e spazi abitativi liberati: parte la mappatura
Il progetto GlitcHousing è stato lanciato insieme all'occupazione, venerdì scorso, dell'ex istituto Zoni: la mappa interattiva, aggiornabile tramite le recensioni e i contributi delle/gli utenti, è il cuore di "una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale".
Cronache dalla scuola del merito: vita da precarie/i
La storia di S.: il ritorno a scuola per le/gli insegnanti con contratti a termine è un percorso a ostacoli fra chi rimane escluso, scavalcato o ancora aspetta una chiamata. Le assegnazioni sono affidate a un algoritmo dal funzionamento oscuro, le istituzioni rifiutano le convocazioni in presenza. A Bologna si mobilita il Coordinamento Precariə.
Quando le suore vendono un convitto: per il Santa Giuliana quale… vocazione?
Venerdì è stato occupato a scopo abitativo un immobile rimasto vuoto dopo che le Mantellate Serve di Maria hanno deciso di chiudere scuola e collegio e vendere l'edificio. Si è parlato di un acquirente che manterrà il convitto, ma con quali caratteristiche? L'ennesimo studentato di lusso? Le esternazioni della proprietà uscente non sciolgono i dubbi.
Adl-Cobas: “In due mesi 400 appartamenti in più in mano ad Airbnb”
E gli affitti a lungo termine subiscono "rialzi folli", denuncia lo Sportello per il diritto all'abitare. Va peggio ai migranti, per i quali "le agenzie immobiliari rafforzano l'esclusione dall'accesso al mercato abitativo".
Ancora un picchetto per Ousman e Awais: e la resistenza “strappa una soluzione”
"Le famiglie residenti all'interno dell'immobile hanno sempre pagato l'affitto, nonostante questo piccolo e non poco rilevante dettaglio, hanno rischiato di rimanere per strada", scrive Plat, aggiungendo che è necessario intervenire con "un immediato riutilizzo del patrimonio immobiliare vacante" e "accelerare le procedure di assegnazione delle case Acer".
Passeggiata ‘rumorosa’ in Bolognina: “I nostri bisogni non si possono ignorare”
Camminata dal condominio sociale di via Raimondi, con gli strumenti autoprodotti nei laboratori del venerdì, per richiamare l'attenzione su "necessità e desideri di persone che, oltre ad avere un tetto hanno bisogno di tutta una serie di servizi per potersi autodeterminare, esistere, avere una vita più che dignitosa".
L’appello: “Non sgomberare l’ex Masini, liberiamo Bologna dalle frontiere”
Dodici associazioni: "Siamo solidali con le esperienze come H.O.Me. che hanno avuto il coraggio di praticare una forzatura, ne scongiuriamo lo sgombero e rivendichiamo la necessità della messa a disposizione di altri spazi abbandonati con la concessione di usi temporanei ai fini dell'enorme, e non più trascurabile nell'oggi, emergenza abitativa metropolitana".