L'attacco del Comune a Vag 61

Sostegno on-line ai progetti di Vag 61

Sono arrivate decine di attestazioni di solidarietà all'Officina dei media indipendenti di via Paolo Fabbri per contrastare la campagna dello "scontrino" dell'assessora Santandrea. Intanto prosegue la raccolta delle firme all'appello "non alzewremo il livello dello scontrino".
14 maggio 2007

Momenti di gioco a Vag 61 Comunicato di Ex Aequo Bottega del Mondo
Manifestiamo la nostra piena adesione all'appello di Vag 61 “Non alzeremo il livello dello scontrino” e insieme a tutti i gruppi e le organizzazioni interessate continueremo a praticare e sperimentare nuovi percorsi di economia solidale basati sulla reciprocità e le relazioni.
Nel corso di questi anni abbiamo promosso e proposto varie iniziative e nell'assemblea di VAG 61 abbiamo sempre trovato interesse, spirito critico e fattiva cooperazione. I temi dell'economia solidale hanno trovato un altro spazio di libera interazione, attraverso lo studio, la riflessione e la pratica concreta.
Chiediamo con forza e convinzione la continuità di apertura di VAG 61, lo riteniamo una risorsa per la città e per tutte le forme libere di aggregazione, si tratta di un luogo nel quale si pratica un'informazione non scontata e non omologata e dove proposte politiche e culturali trovano concretezza e immediatezza.
Come cooperativa di consumatori critici, siamo ben consapevoli dell'importanza dell'emissione dello scontrino fiscale, proprio perché lo facciamo tutti i giorni e tutte le volte che vendiamo i nostri prodotti equi e solidali. Seppure in un contesto di economia alternativa, siamo a tutti gli effetti un'organizzazione commerciale e lo scontrino lo emettiamo dal primo giorno che siamo nati, ci piacerebbe che tutti gli esercizi titolari di licenza di questa città facessero
altrettanto .....
Ma VAG 61 non è una organizzazione commerciale o un bar o un locale di divertimento o qualcosa del genere e quindi non capiamo il senso delle cose che dicono il sindaco e l'assessore alle attività produttive.
Per quanto ci riguarda continueremo a incrociare le nostre proposte e la nostre pratiche con tutte/i coloro che operano per trasformare la società e che si battono per guadagnare spazi di dignità e di giustizia.

Il presidente di Ex Aequo
Tullio Maccarrone

Comunicato della Federazione del Prc di Bologna
Libere menti liberano spazi.
Ce n'era proprio bisogno!
Nella città dove almeno 5.000 appartamenti sono affittati in nero e nei cantieri edili un lavoratore su due è in nero, c'è chi - più realista del re? - decide che la "legalità" va ripristinata partendo dagli Spazi Pubblici Autogestiti, attaccando ora l'esperienza di VAG61.
Addirittura si preannuncia l'arrivo per la prossima settimana di una petizione di cittadini infastiditi da quella presenza: forse chi la preannuncia sta andando in giro a raccogliere le firme?
Nato da un'occupazione e da uno sgombero, VAG61 ha ottenuto uno spazio in gestione convenzionata pagando un regolare affitto al Comune e tutte le utenze.
In questa esperienza noi siamo coinvolti fin dall'inizio e con noi migliaia di donne e di uomini, giovani e non, lo attraversano e lo hanno attraversato.
In centinaia abbiamo svolto al suo interno attività su base esclusivamente volontaria, riconoscendolo non solo come luogo di elaborazione critica politica e culturale, ma anche come luogo di socialità e di svago utilizzabile anche da chi soldi in tasca ne ha pochi e sapendo che quei pochi danari spesi sarebbero stati utilmente impiegati.
Ora ci si dice che tutti i centri sociali si devono omologare.
Ma omologare a che?
Alla "accoglienza disincentivante" che da tempo viene perseguita da tanti liberisti dell'ultima ora, che ha già provocato un calo nelle iscrizioni universitarie di circa il 12% rispetto al passato?
Alla distruzione sistematica delle esperienze delle polisportive nei quartieri che in tanti anni hanno cercato di diffondere tra i ragazzi nelle nostre periferie la pratica di un'attività fisica non competitiva?
E tutto ciò avviene sempre utilizzando come una clava la parola magica “legalità”!
Noi non vogliamo che si arrivi a dire: hanno creato un deserto e l'hanno chiamata Bologna!
Dentro la nostra idea di una città molteplice ed accogliente, luoghi come VAG61 e gli altri spazi pubblici autogestiti sono ricchezze da cui partire e saremo con loro nella difesa e nella moltiplicazione di queste esperienze.
Giù le mani da VAG61 e dai Centri Sociali!
Tiziano Loreti
Segretario Provinciale del PRC di Bologna
Alessandro Bernardi
Responsabile movimenti del PRC di Bologna

Comunicato del Gruppo consiliare Prc della Provincia di Bologna
Il Gruppo Consiliare del PRC della Provincia di Bologna esprime le proprie solidarietà e vicinanza ai compagni, ai collettivi e alle associazioni che costituiscono l'Officina dei Media Indipendenti del VAG61.
Le dichiarazioni di esponenti del governo cittadino che hanno definito l'esperienza e l'azione sociale e culturale del VAG61 come improntata a pratiche di patente illegalità, paiono dare nuova linfa all'atteggiamento che una parte del mondo politico e una parte del governo nelle Istituzioni bolognesi hanno avuto, a partire dalla famigerata querelle sulla "legalità" : criminalizzare tutto ciò che vive e si muove al di fuori del controllo diretto di ben individuabili settori politici ed economici di questa nostra città.
Nel rivendicare, come cittadini e come pubblici amministratori, l'importanza che esperienze simili a quella del VAG61 e dei Centri Sociali (nati e sviluppatisi in oltre venti anni di elaborazione e costruzione di spazi autonomi, liberati dalle pure leggi di mercato) hanno avuto per la crescita umana, sociale e culturale di tante cittadine e tanti cittadini soprattutto giovani, i consiglieri del PRC presso la Provincia di Bologna affermano che si batteranno in tutte le sedi politiche e istituzionali affinché tali realtà - VAG61 emblematicamente in testa - possano continuare a vivere e contribuire alla ricchezza intrinseca di "quell'altra città possibile" che sta nella testa e nel cuore di tante e tanti bolognesi.
per il Gruppo Consiliare PRC Provincia di Bologna
Sergio Spina

Un saluto da Leo
La Conferenza stampa di venerdì 11 maggio - promossa a seguito delle dichiarazioni dell'assessore Santandrea - ha ricordato alla città di Bologna le attività del Vag61.
Colgo l'occasione per citare una riflessione dello studioso della storia Johan Huizinga:
“Noi conosciamo un'irrefragabile verità: se vogliamo conservare la cultura dobbiamo continuare a creare cultura”. da “La crisi della civiltà”, Einaudi Editore.
Al Vag61 un saluto di buon lavoro da Leo

Comunicato di “un ponte per...” Comitato di Bologna
Siamo più che sorpresi di apprendere sui giornali della ''campagna'' intrapresa verso il mediacenter Vag61.
Come Comitato di Bologna di “un ponte per...” non possiamo che congratularci con loro per l'attenzione posta in più di 2 anni di attività verso le campagne contro la guerra e per la pace, per averci dato modo di portare al Vag 61 le nostre conferenze-incontro Ponti di Pace, una rassegna che invita esponenti prestigiosi della società civile iraqena e libanese per raccontarci ciò che succede nei loro paesi vittime delle attuali e recenti guerre.
Con Vag 61 abbiamo potuto dar voce anche al dissenso militare Usa in Iraq con l'autore del libro ''Riportiamoli a casa'', Philip Rushton (accademico dell'Università di lingue orientali di Napoli), dando perciò una corretta informazione su quanto accade in Iraq ad un largo pubblico.
Tra gli altri vorrei ricordare gli eventi principali della nostra cooperazione con Vag 61
6.12.05 Mohammed Tareq al Deraji direttore del centro di monitoraggio dei diritti umani (protagonista del video su Falluja di rainews 24)
4.02.06 Hassan Juma'a Awad del Guoe sindacato iraqeno del petrolio
4.03.06 Philip Rushton autore del ''libro riportiamoli a casa'', il dissenso militare usa in iraq
9/10/06 Sami Haddad di al Jana l'esperienza palestinese in libano
e non ultimo abbiamo cooperato assieme alla giornata del 5/5/07 ad una giornata di informazione e video sulla situazione degli indigeni del Chiapas in Messico.
Ebbene cari amministratori del Comune di Bologna non mi pare proprio che questo vag61 sia questo covo di illegalita' che trapela dagli articoli dei giornali, ne' vi sono queste ''marginalita' sociali criminose'' che vengono paventate.
Pertanto esorto chi di dovere dell'amministrazione comunale a rivedere il proprio atteggiamento verso il vag61.
Siamo solidali a tutto il collettivo del vag61 e ne chiediamo la continuità di apertura: è un fatto di cultura, di opportunità per tutti i cittadini non solo del quartiere ma di tutta la città.
Nadia d'Arco
presidente Comitato di Bologna “un ponte per...”

Il comunicato dell’Associazione Papillon
Grazie alle politiche securitarie del Sindaco e della sua Giunta questa città è sempre più invivibile. Siamo al punto che se uno starnutisce passando sotto un portico, puoi stare sicuro che il giorno dopo è nato un Comitato cittadino contro "il degrado e la violenza" che ha già raccolto 200 firme.
Costruire ad arte la percezione dell'insicurezza nella cittadinanza per poi esercitare misure drastiche e autoritarie sarà anche un buon sistema per raccogliere facile consenso sul mercato del voto, ma distrugge la coesione sociale spingendo nell'illegalità, quella vera, le fasce di esclusione
sociale e di marginalità.
Dato che come Associazione di detenuti ed ex detenuti lavoriamo sul territorio per l'inclusione e non per il suo contrario, siamo seriamente preoccupati per il clima pesante che si sta allargando sempre di più in città.
La legalità, se non è coniugata alla giustizia sociale, si traduce in giustizialismo populista. Questo è il senso dell'attacco al Vag 61 e agli altri centri di aggregazione giovanile e non. Per questo la nostra Associazione, spesso ospite di Vag61 e di Radio Città Fujiko con le sue iniziative sulle problematiche carcerarie, esprime solidarietà e vicinanza alle compagne e ai compagni, alle amiche e agli amici colpiti.
per l'Associazione Culturale Papillon-Rebibbia Onlus
Valerio Guizzardi

Solidarietà poetica
Al VAG tutta la mia solidarietà e, se può essere utile, il mio appoggio.
E’ un luogo necessario per pensare in una Bologna sempre più sterile e blindata.
Alberto Masala

La solidarietà di Pandora
La nostra Associazione porta avanti progetti progetti rivolto a donne straniere, vi esprimiamo la nostra solidarietà per le incredibili accuse volte a Vag 61.
Grazia Maiorana dell’Ass. Pandora

Un pensiero da Rossana
"Un appello dopo l'attacco del Comune all'Officina dei media indipendenti NON ALZEREMO IL LIVELLO DELLO SCONTRINO".
Solidarietà a Vag 61 e a tutti i luoghi di aggregazione sociale che periodicamente sono attaccati da assessori/e che hanno fatto della città di Bologna un centro commerciale. Bologna città della cultura? Bologna città del commercio della cultura, tutto è ridotto a scontrino fiscale tranne la merda che ci propinano in grande quantità.
Rossana