La terza generazione del nucleare?

Centrali nucleari: vecchie o nuove?

Da Altrenotizie.org un interessante spunto di riflessione sui risvolti dei recenti accordi tra Enel e Edf, volti a riportare il nucleare in Italia, un ritorno fortemente voluto dal Governo Berlusconi.
22 agosto 2009 - Daniele Rovai

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di Daniele Rovai

Il 3 agosto di quest’anno ENEL ed EDF hanno siglato una joint venture con il compito di realizzare gli studi di fattibilità per la costruzione di almeno 4 centrali nucleari di “nuova” tecnologia nel nostro Paese. Si tratta delle nuove centrali di III generazione denominate EPR. Questo accordo, come ha affermato al momento della firma Pierre Gadonneix, Presidente e Direttore Generale di EDF, “è in linea con la strategia del gruppo EDF finalizzata a rafforzare la propria posizione in Europa e la leadership mondiale nella rinascita dell’energia nucleare”. E’ l’ultimo atto di una serie di accordi che vede Enel - e il nostro governo suo maggiore azionista - partecipare, con una quota del 12,5%, anche alla costruzione della centrale nucleare EPR di Flamanville (con un opzione per le altre 5 che la Francia metterà in cantiere per sostituire gli impianti che dovrà chiudere entro il 2025). Saremo il miglior cliente dell’industria nucleare francese. Avremo però la loro migliore tecnologia?

Di quelle centrali per adesso non ne funziona nessuna e nei cantieri dove si stanno costruendo le prime due, uno in Finlandia e uno in Francia, i problemi non mancano. Quella Finlandese, con consegna nel 2009, sarà ultimata, forse, nel 2011 mentre oggi è al centro di una disputa legale tra il costruttore Areva NP e la TVO, il consorzio che l’ha commissionata. Secondo la CEO di Areva NP, Anne Lauvergon, TVO non ha eseguito le procedure di accelerazione che erano state concordate nel giugno 2008, impiegando un anno per l’approvazione dei documenti di costruzione rispetto ai due mesi precedentemente concordati; secondo TVO l’impianto non rispetta i criteri di sicurezza richiesti e le correzioni effettuate stanno ritardando la consegna dell’impianto. Morale delle favola: i due contendenti chiedono ognuno 2,5 miliardi di risarcimento.

La seconda Areva la sta costruendo a casa sua, per EDF, e l’anno scorso l’Agenzia di Sicurezza Nucleare francese bloccò i lavori riscontrando problemi nella qualità del cemento armato. Solo dopo le assicurazioni fornite da EDF che avrebbe migliorato il controllo qualità i lavori sono ripresi facendo però accumulare un ritardo di 9 mesi. Se invece andiamo a vedere come stanno le cosi dette centrali di II generazione, quelle “vecchie” cioè, ecco le sorprese. Non sono così vecchie e funzionano bene. Nel 2000 EDF ne ha accese due per una potenza totale istallata di 6.000 MW; per capirci come 4 EPR. Una è stata costruita a Chooz, un paese di 749 abitanti situato nel dipartimento delle Ardenne nella regione della Champagne-Ardenne, e l’altra a Civauex, un comune di 851 abitanti situato nel dipartimento della Vienne nella regione di Poitou-Charentes.

E se anche la costruzione di Chooz è iniziata nel 1985, quindi dovrebbe rientrare nelle centrali di II generazione, secondo i dati rilasciati da EDF a febbraio di quest’anno  il suo reattore è “il frutto più elaborato dell'abilità ingegneristica che EDF ha sviluppato da più di 30 anni nel campo dei reattori ad acqua pressurizzata”. Anche la turbina è di nuova generazione e “beneficia di un potere superiore a quella delle generazioni precedenti e pur essendo più compatta sfrutta più efficacemente il flusso di vapore migliorando così il suo rendimento”, specifica il dossier. Nuovo anche il sistema di controllo: tutto informatizzato.

Un sistema che verifica, tratta e poi spedisce ai 17 elaboratori della sala comando le informazioni dell’impianto date da 12.000 sensori ripartiti nella centrale. Qui c’é anche un simulatore dell’impianto - dal costo di 42 milioni di euro specifica il dossier - con il quale oltre a formare gli operatori si possono prevedere più di 800 scenari di incidenti possibili. Nel 2008 la centrale di Chooz è stata visitata da Andris Pielsbags, Commissario Europeo per l’energia, che ha dichiarato di essere rimasto “impressionato dalla tenuta della installazioni della centrale”. Una centrale che nel 2008 ha generato ben 23,44 miliardi di chilovattora, cioè “più di 2 volte il consumo elettrico annuale della regione Champagne-Ardenne”, facendola arrivare a realizzare il 5% della produzione elettrica francese. Un record. E infatti secondo EDF, scrive il dossier, la centrale di Chozz rappresenta “la testa di serie di una nuova generazione di centrali nucleari”.

Ma allora di cosa parliamo? Possibile che siano migliori le centrali di II generazione iniziate a costruire 25 anni fa che quelle più recenti, ma ancora da costruire, di III generazione? Non lo sappiamo. L’unica cosa che sappiamo è che le due “vecchie” centrali di II generazione, Chooz e Civauex, fiore all’occhiello di EDF - entrate in funzione 10 anni fa - sono state costruite da FRAMATOME. Un’azienda che in questi anni ha cambiato nome in AREVA NP e che progetta, costruisce e vende (ben 4 all’Italia) gli EPR, cioè le “nuove” centrali di III generazione.