A due studenti "socialmente pericolosi" e non in stato di "assoluta indigenza"

Rewind, negati i permessi di lavoro

Da InfoAut: il gip di Torino non permette a due degli indagati (uno ai domiciliari e l'altro con l'obbligo di dimora) di tornare a lavoro, necessario ad entrambi per mantenersi.
5 agosto 2009

> da InfoAut:

Sconfitto in sede di riesame il teorema Sparagna, ci pensa il giudice per le indagini preliminari  della Procura di Torino Alessandra Bassi a rincarare la dose contro 2 degli inquisiti dall'operazione Rewind.  Ed è pura ostinazione vendicativa quella che muove i suoi dinieghi.
Due di loro, uno agli arresti domiciliari, l'altro confinato all'obbligo di dimora, avevano fatto richiesta nei giorni scorsi di ottenere permessi di uscita temporaneamente limitata, ridotti ad un orario preciso che gli permettesse di tornare al lavoro (con cui garantirsi mantenimento e sussitenza).

Il responso della Gip dice che i 2 non possono ottenere il permesso perché "socialmente pericolosi"e non in stato di "assoluta indigenza". Come dire: o siete poveracci o ve ne state senza lavoro! Il responso adduce anche la motivazione che i 2 possono contare sull'appoggio della famiglia riproducendo un'idea familista del diritto al reddito (da precisare che nessuno dei 2 rientra nel nucleo famigliare ma entrambi devono appunto lavorare per mantenersi).
Un'ennesima - misera - occasione di pura vendetta giudiziaria (sul terreno cautelare oltretutto). Ma l'Onda non si spaventa  e ribadisce che a Torino il 19 maggio c'eravamo tutt*!

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