Alma Mater Ignobilis

Power Revenge / La "riscossa" delle studentesse [foto+audio]

Continua la polemica contro i manifesti dell'Alma Mater. Dopo le prese di posizione contrarie della coppia rettoriale Calzolari-Cantelli Forti, a Ravenna va in scena la "rivincita" delle studentesse. Sotto il Consiglio Comunale l'incontro tra i collettivi femministi e il vicesindaco di Ravenna che difende la campagna.
14 luglio 2009 - gattorosso

Ieri, in occasione del Consiglio Comunale a Ravenna, le Power Revenge, studentesse simbolo della lotta del diritto all'autodeterminazione delle donne, hanno guidato un presidio che si è concluso con un incontro con alcuni rappresentanti del Comune.

Power Revenge vs. Capitan Mingozzi


Si presentano anche loro vestite in stile "supereroe manga", facendo il verso ai manifesti dell'Alma Mater, ma i loro cartelli parlano il linguaggio della liberazione e dell'autodeterminazione: "Indecorose e libere".
Con loro la "Fatina Viola", "un'identità multipla, clandestina [...] La sua bacchetta magica non risolve i problemi, ma pungola, accarezza, stuzzica per illuminare le contraddizioni e accenderti la voglia si superarle".

 

Power Revenge: Fantastiche Noi!

Numerosi interventi da parte di donne, femministe, studentesse, ricercatrici, docenti, hanno fortemente criticato la campagna pubblicitaria dell'Alma Mater, in cui quattro modelle in tutina aderente rappresentano i quattro poli universitari della Romagna.
E' stata chiesta la rimozione dei manifesti, le pubbliche scuse da parte dell'università a tutte le studentesse e studenti, l'immediata rielezione del Comitato Pari Oppurtunità dell'università e le dimissioni di Giannantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna e vicepresidente di una delle società finanziatrici della campagna, strenuo difensore della scelta della "moderna" campagna publicitaria.

Il vicesindaco, nei giorni scorsi, aveva avuto modo di dichiarare:"A me sembrava un'idea carina. A chi dice che nella storia dell'università non c'è mai stata una pubblicità come questa dico che sarà anche ora di ammodernarci" concludendo con un bel "Io sono di sinistra...Lungi da noi ogni discriminazione sessista".
Le novelle Eroine dell'Università hanno provato lungamente a spiegare a Mingozzi che "quella pubblicità utilizza il corpo della donna secondo lo stereotipo dell'oggetto sessuale. E non che questo sia una grossa novità".

Ma ancora di più in questo caso, colpisce il fatto che quell'immagine strida fortemente con il contesto della campagna: l'iscrizione all'Università, luogo di conoscenza e di impegno (e in cui il successo scolastico femminile è ampiamente documentato).
"Perchè la donna deve essere solo bella, sensuale e sorridente? Persino in un luogo come l'Università, dove dovrebbero essere apprezzate altre qualità. E dove le donne esprimono già le proprie esistenze in modo totalmente difforme dall'immagine che i media, e, ahinoi, le istituzioni scolastiche, continuano a dare."

Le ragazze, sostenute dall'assessora alle Pari Oppurtinità del Comune di Ravenna, Giovanna Piaia, hanno ottenuto dal Consiglio, a forte maggioranza maschile, la discussione del loro documento in una riunione straordinaria prevista per Giovedì 16 Luglio alle 16, a cui invitano a partecipare "non più come eroine ma come ragazze donne femministe e lesbiche. Pure gli uomini non-velinomani devono alzare la testa!".

Power Revenge: Fantastiche Noi!

 

> !Esclusiva¡: intervista con le Power Revenge

> Report della "rivincita" delle donne

> Approfondimento: Barbara (FiglieFemmine) su immagine dellla donna e censura