Ieri i neofascisti hanno presentato un libro in una sala del Q.re S.Stefano

Forlani risponde su CasaPound

Scrive l'Assemblea Antifascista Permanente sul suo blog: «Ieri sera si è tenuto alla Sala dell'Angelo la presentazione di un libro sull'Euflazione, iniziativa inizialmente prevista da CasaPound nel Kulturbahn di via Zanolini (di cui i capetti dell'associazione neofascista hanno però perso la cogestione). Avevamo scritto al Presidente di Quartiere Andrea Forlani (PD) chiedendo conto della concessione di una sala comunale a questi soggetti: ieri è stata inviata alla stampa la sua risposta, che pubblichiamo di seguito»
24 maggio 2009

> Leggi la lettera aperta dell'AAP a cui Forlani risponde

Ai componenti dell'Assemblea Antifascista Permanente

Ho letto stamattina la lettera aperta che mi avete inviato e di cui avevo già avuto notizia dalle Agenzie di stampa: ho letto pure le dichiarazioni dei signori Mazzanti e Vigliani.
Stamattina mi sono informato presso i miei uffici e confermo che la Casa dell'Angelo è stata richiesta per sabato da un rappresentante della Lista "Destra per Bologna-Fiamma" che partecipa alle elezioni per la nomina del Consiglio comunale di Bologna sostenendo come candidato sindaco il signor Massimiliano Mazzanti.
Dal punto di vista formale, ai sensi delle leggi vigenti non è consentito né al sottoscritto né ad altri negare spazi ad una lista e ai suoi candidati in virtù di opinioni personali.
Non voglio, però, trincerarmi dietro le norme (che, comunque, non ho alcuna intenzione di trasgredire) ed esprimo molto francamente le mie opinioni.
Anzitutto e in generale mi chiedo, serenamente, perché in Italia sia sufficiente ammantare di una veste appena dignitosa idee chiaramente fasciste e razziste per potersi costituire legalmente in associazioni e partiti.
Non servono i servizi segreti: basta fare un giretto su Internet, entrare in alcuni siti, leggere frasi e guardare volantini per rendersi conto di quali siano i riferimenti storici ed ideali e di quali siano le prospettive politiche di alcuni gruppi.
Non servono i costituzionalisti: basta prendere tali dati oggettivi e confrontarli con quanto descritto dall'art. 12 delle Disposizioni Transitorie e Finali della Costituzione (norma, a quanto ne so, mai abrogata) per rendersi conto che forse qualcosa che non quadra c'è e che varrebbe la pena avviare una riflessione un po' più approfondita... Ricevuto il nulla osta da quel "sistema" che per altri versi contestano e desiderano abbattere, questi gruppi si appellano al concetto di democrazia per esprimere opinioni radicate in tempi ed ideologie che di democratico nulla avevano ed hanno.
Nell'assemblea del Baraccano da voi richiamata ho espresso una mia opinione che qui ribadisco: tentare di far tacere queste voci, chiedendo la chiusura di sedi e la negazione di spazi, è inutile, sbagliato, controproducente e pericoloso.
Inutile, perché vi sono norme e regolamenti che non possono essere letti in chiave soggettiva e mutare al cambiamento delle Amministrazioni: vi faccio presente che il Consigliere comunale Galeazzo Bignami ha rivolto un'interpellanza al Sindaco di Bologna contestando il fatto che proprio voi avevate utilizzato una sala di questo Quartiere per svolgere un'assemblea a suo dire negazionista delle foibe, con ciò tenendo un atteggiamento uguale per finalità e contrario per fondamenti al vostro... Sbagliato, perché a nulla può portare una richiesta che non può essere applicata legalmente: io ho di fatto impedito lo svolgimento della presentazione del libro su Concutelli utilizzando le mie prerogative, non abusando di un potere che non ho, ovvero convocando in contemporanea un Consiglio di Quartiere (cosa che in casi analoghi confermo che sarei pronto a rifare ma che, in questa situazione, per i motivi sopra detti non posso ripetere).
Controproducente, perché si trasformano questi soggetti in povere vittime di angherie antidemocratiche e si corre il rischio di essere sbeffeggiati da personaggi come il signor Vigliani (che anziché Babbo Natale avrebbe fatto meglio richiamare la Befana, quella fascista, ovviamente...).
Pericoloso, infine, perché si rischia di innescare una spirale che può condurre ad episodi di violenza, episodi per quanto mi riguarda sempre da condannare con forza, da qualunque parte provengano e chiunque colpiscano.
Io credo, viceversa, che anziché impedire di parlare si debbano denunciare le cose dette e ci si debba appellare pubblicamente a quelle autorità che hanno il dovere di accertare se ci si trovi di fronte ad un'esplicazione del diritto di pensiero o ad un reato previsto dal nostro ordinamento.
Questo lo deve o lo può fare un singolo cittadino, lo può e lo deve fare un'associazione e lo può e lo deve fare un amministratore. Per quanto mi riguarda, io credo che associazioni come Casapound o come Edera e liste come "Destra per Bologna-La Fiamma" o "Forza Nuova", avendo la cura di indossare un abito più decente di quelli di altri, non compiano un'attività che possa essere considerata illegale: se non lo credessi, mi sarei già rivolto alla magistratura.
Credo, però, che sotto quel vestitino si celino, neanche troppo nascostamente, principi e riferimenti storici che difficilmente potrebbero condurre i loro dirigenti ed appartenenti a sottoscrivere una dichiarazione di antifascismo, antirazzismo, antisessismo, antiomofobia, antinegazionismo e contraria ai pregiudizi antiebraici, dichiarazione che io condivido ma che non ho il potere di far firmare come condizione per concedere sale pubbliche.
Quello che posso fare è dichiarare la mia lontananza personale e ideale da questi gruppi e da queste liste, criticarne politicamente la presenza e denunciare, sempre politicamente, connubi e convivenze nascoste. A questo proposito, preso atto che un dirigente dell'Associazione Edera è candidato nel Quartiere Santo Stefano nella lista di Alfredo Cazzola, sarebbe interessante sapere se il candidato sindaco e i partiti che lo appoggiano conoscono tale associazione e ne condividano i principi e le finalità: non c'è bisogno di "corvi" o di documenti infilati sotto la porta: basta avere un computer ed andarsi a vedere il sito... Io la conosco e non li condivido: se questo non mi può portare a negare una sala, non mi può però impedire di esprimere la mia preoccupazione di avere come potenziale classe dirigente ed amministrativa di questa città gente che tali principi inserisce, ancorchè implicitamente, nel proprio programma.

Con i miei migliori saluti

Il Presidente del Quartiere Santo Stefano
Andrea Forlani

> Leggi il comunicato del Tpo: Uno strano candidato al Santo Stefano