Mobilitazioni contro la mattanza di Gaza

Milano, polizia carica corteo per il popolo palestinese

Cinque feriti tra gli attivisti che intendevano contestare un'iniziativa filosionista al Teatro Strehler. Il report di Infoaut
13 gennaio 2009 - Infoaut

Violente cariche della Polizia hanno acompagnato ieri sera l'iniziativa di 150 compagn* milanesi che si serano dati appuntamento in corso Cairoli per contestare la contemporanea iniziativa pro-Israele al teatro Strehler organizzata dalla comunità ebraica milanese con la partecipazione della cremè nostrana del sionismo ultrà: Magdi Allam, Fiamma Nirenstein accompagnati da (ex?) fascisti come Ignazio La Russa e "democratici" come Emanuele Fiano, tutti abbracciati -in perfetto stile bipartisan - in difesa di un Israele "attaccato" la cui risposta difensiva h prodotto quasi 1000 morti in 2 settimane.

Un pomeriggio iniziato con un presidio di fronte alla sede Rai di corso Sempione - organizzato da Action for peace e Libera università delle donne - per protestare contro "la disinformazione dei media italiani su quanto sta accadendo nella striscia di Gaza" e continuato con le managnellate poliziesche in corso Cairoli: cinque i feriti dalle cariche della Polizia. I compagni sfilavano dietro uno striscione per la "Libertà e l'autodeterminazione per il popolo palestinese", scandeno i cori che accompagnano quotidianamente le manifestazioni di questi giorni in tutto il mondo: "Israele fascista, Stato terrorista".
La protesta si è infine conclusa con un corteo spontaneo sino a piazza Cordusio.

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E' terminato invece con una grossa scarpa di cartone appoggiata sui gradini dell'ingresso della sede Rai di corso Sempione , a Milano, il presidio organizzato da Action For Peace e Libera università delle donne per protestare contro "la disinformazione dei media italiani su quanto sta accadendo nella striscia di Gaza". A partire dalle 18 un centinaio di persone hanno manifestato davanti alla Rai, intorno a una enorme bandiera palestinese, con in mano le scarpe (diventate simbolo di protesta dopo il lancio fatto da un giornalista iracheno verso il presidente statunitense George Bush).

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