Contro la concessione della Sala dell'Angelo ai neofascisti di CasaPound

Interrotto dal basso il Consiglio del Quartiere Santo Stefano.

Pubblichiamo il report dell'azione degli attivisti del cs Tpo
12 dicembre 2008 - GlobalProject (Bologna)

Un gruppo di attiviste ed attivisti del centro sociale Tpo ha interrotto il Consiglio del Quartiere Santo Stefano che oggi si pronunciava sulle decisione di affittare una sala comunale (Sala dell’Angelo) al gruppo neofascista Casa Pound, per la presentazione del libro di Pierluigi Concutelli, terrorista mai pentito, militante di Ordine Nuovo, organizzazione neonazista che portò avanti lo stragismo di stato e la «strategia della tensione».
Viene chiesto al Quartiere di prendere posizione, non concedendo la Sala, mentre si distribuisce il dossier "Punto di non ritorno: spunti per un’istruttoria sui movimenti di destra nel nostro territorio", un’ichiesta dal basso per conoscere, mappare, cartografare nomi, sedi, strutture di interconnessione dei movimenti di destra, rendendo pubbliche queste notizie.
Negli ultimi tre anni Bologna ha visto crescere sul territorio le formazioni di estrema destra e a dimostrarlo spesso sono gli atti del Tribunale: nel 2005 un’intera colonna della destra sociale viene spazzata via, almeno formalmente, dalla Procura della Repubblica che accusa e condanna uno dei gruppi partecipanti alla curva del Bologna, coinvolto in diverse inchieste per agguati e assalti nei confronti di spazi sociali. Questo ceppo neo-nazista si evolve nell’ultimo periodo grazie anche alla spinta dei futuristi di Casa Pound che trovano forza di aprire quest’anno una sede politica in Castiglione. Si tratta di movimenti non innocui e pericolosi e lo si vede nei fatti e nelle modalità d’azione come è accaduto a pochi passi dalle due Torri di Bologna, dove sono stati aggrediti e picchiati alcuni studenti bolognesi nella notte tra il 14 e il 15 Novembre o in via Indipendenza, il 27 Novembre, quando in pieno giorno un giovane studente è stato minacciato con un coltello e rincorso. In entrambi i casi il movente dell’aggressione era l’identificazione delle vittime come "persone di sinistra". E ancora, sempre nello stesso mese, il giorno 15, durante un festa al centro sociale Atlantide di Bologna, due macchine si accostano lanciando sassi al grido e Domani, inoltre, a Bologna, è previsto un corteo antifascista promosso e organizzato da diversi gruppi del movimento bolognese.