Domani si inaugura la tratta di Alta Velocità Milano-Bologna

Il treno dei desideri che rovina la vita alle persone

Oggi si è tenuta una Conferenza Stampa, in via Nicolò dell'Arca 1 (angolo via Carracci). 24 ore prima del viaggio inaugurale del treno Alta Velocità Milano-Bologna, i comitati dei cittadini di via Carracci e via Corelli hanno preso la parola, accompagnayti da due zampognari, per raccontare come i cantieri della TAV abbiano creato a loro tantissimi problemi.

12 dicembre 2008

Conferenza stampa comitato via carracci contro la tav

Diversi cittadini di via Carracci e via Corelli, tra i quali l’attore Gianni Cavina (che ha raccontato come vive e lavora nella sua casa, situata davanti al gigantesco carro-ponte di Astaldi, da quando sono iniziati i cantieri della TAV) hanno organizzato una conferenza stampa per denunciare il giorno precedente l’inaugurazione della tratta AV Milano-Bologna tutti i disagi che hanno subito in questi anni.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati:
- L'esposto alla Procura della Repubblica di Bologna, promosso da un gruppo di cittadini, per i danni provocati alla salute dalle polveri nocive di via Carracci;
- L'esame collettivo autogestito della condizione sanitaria di abitanti e operatori, dopo 5 anni di esposizione alle polveri e ai rumori del cantiere TAV in via Carracci;
- L'iniziativa legale dei cittadini di via Corelli per il riconoscimento dei danni e dei disagi subiti in 10 anni di cantiere TAV.
L'avvocato Alessandro Klun ha illustrato le iniziative legali che sono state promosse, mentre in un un resoconto presentato, frutto di un’indagine tecnica autogestita, risulta che nell’area coperta dalla centralina TAV esiste una situazione di grave pericolo per la salute dei residenti nella zona, soprattutto bambini ed anziani, come previsto nelle linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria.
I valori riscontrati della centralina TAV superano abbondantemente i valori e i limiti fissati dalla legge.
Se si prende in considerazione l’anno 2007, la media annuale risulta essere di 63 µg/m3 rispetto ad un valore limite di 40 µg/m3 e il numero di giorni di picco risultano essere 195 contro i 35 previsti dalla legge sempre nello stesso periodo.
La valutazione dell’impatto sanitario da polveri fini PM10 è normato in Italia dal DM 60/2002, che prevede 2 tipi di valori limiti: la media generale da calcolare in un intero anno e che deve essere inferiore a 40 µg/m3, e il valore di picco giornaliero che può essere superiore a 50 µg/m3, ma solo in 35 giorni massimo in un anno.
In ambito urbano le polveri fini PM10 sono prodotte da processi meccanici quali le attività di costruzione, di combustione e di trasporto e provocano effetti a breve termine come irritazioni alle mucose e allergie, ed effetti a lungo termine con incremento di morbilità e mortalità per varia malattie (cardiovascolari ed altro). Il loro livello di tossicità dipende dalla composizione chimica che le caratterizza.

Alla fine della conferenza stampa, due zampognari hanno accompgnato con musiche natalizie tradizionali, un buffet offerto dai cittadini e dai commercianti di via Carracci.