La mobilitazione cresce e sistende dalle scuole all'università

No Gelmini Day del 15 Ottobre: si annuncia una grande giornata di lotta

Insegnanti delle scuole di ogni grado, bambini e genitori delle elementari, studenti medi e universitari, ricercatori precari. Ognuno con i propri contenuti, le proprie specificità, i propri luoghi e le proprie forme di mobilitazione, ma tutti uniti contro le disastrose "riforme" del ministro Gelmini.
12 ottobre 2008

A pochi giorni dallo sciopero generale del 17, e proprio nei giorni in cui il decreto Gelmini verrà discusso al Senato, si sta costruendo un'imponente giornata nazionale di lotta, articolata con mobilitazioni locali, contro l'insieme dei proveddimenti di Gelmini-Tremonti-Berlusconi. Il programma delle iniziative bolognesi è straordinario per varietà e capillarità.

Già dalla scorsa settimana nelle scuole elementari sono in preparazione iniziave a macchia di leopardo per la giornata del 15. Ci saranno almeno tre cortei di quartiere, uno in San Donato e due in zona Navile/Bolognina, a uno dei quali parteciperano anche i ricercatori del CNR. Dovrebbero essere addirittura diverse decine le scuole che aderiranno alla notte bianca promossa dall'assemblea delle scuole bolognesi. Scuole aperte anche la sera, quindi, con invito alla cittadinanza e un programma estremamente vario di dibattiti, animazioni, proiezioni ed altre attività.

Ieri pomeriggio una partecipatissima assemblea di studenti medi riuniti a Vag61 ha lanciato il programma per la prossima settimana. Si parla di occupazioni e autogestioni a partire da mercoledì mattina (ma probabilmente alcune scuole occuperanno già dai giorni precedenti), notte bianca, autorizzata o meno, mercoledì 15 e forse venerdì 17 un corteo studentesco locale, nel giorno dello sciopero del sindacalismo di base. Visti i numeri e l'entusiasmo del corteo di venerdì 10 è facile immaginare una grande partecipazione anche alle prossime iniziative.

Infine, l'Università. Mercoledì scorso centinaia di studenti e ricercatori hanno partecipato all'assemblea promossa dalla Rete Ricercatori Precari e dai collettivi universitari. Tra lunedì e martedì assemblee autorganizzate si terranno in varie facoltà, e mercoledì l'assemblea generale a Lettere stabilirà i nuovi passaggi, anche immediati, di mobilitazione.

E' proprio il caso di dirlo: il ministro Gelmini ha fatto il miracolo! Nè i primi provvedimenti di privatizzazione formati Berlinguer né i tagli e le controriforme Moratti hanno mai visto una risposta così compatta da tutte le componenti componenti del mondo dell'istruzione. Il movimento anti-Moratti aveva vissuto di tre grandi ondate, la prima degli studenti medi contro il Progetto Bertagna, la seconda delle elementari in difesa del tempo pieno e la terza di studenti e ricercatori in lotta per una'altra idea di università, ma le varie componenti si erano appena sfiorate, restando abbastanza sganciate sia nei contenuti sia nei tempi della mobilitazione.

Ora potremmo trovare nell'arco di pochi giorni scuole elementari, medie, superiori e facoltà universitarie occupate o comunque autogestite e aperte la sera. E lo sciopero del 17 potrebbe sancire un primo, e non certo ultimo, momento di unità anche nelle piazze. Nella speranza che il movimento riesca realmente a praticare l'obiettivo di bloccare tagli e controriforme, e che i livelli di unità, trasversalità e radicalità raggiunti non vengano dispersi, per ora non possiamo che dire: "grazie Gelmini"!

 

La redazione di Zic.it sta seguendo e continuerà a seguire con grande impegno e partecipazione il movimento anti-Gelmini. Facciamo appello a chiunque promuova o partecipi alle iniziative dei prossimi giorni a contattarci e mandarci materiale scritto, fotografico, audio e video. Zic.it proporrà come sempre la voce diretta dei movimenti.

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