Calci e manganellate alla manifestazione pacifica di ieri

Vicenza, cariche al sit in

Cinque fermi e una trentina di feriti: questo il bilancio delle cariche della polizia al sit in pacifico di ieri, indetto dal popolo NoDalMolin per costruire una torretta dalla quale osservare lo svolgimento dei lavori. La cronaca diffusa dal presidio permanente.
7 settembre 2008

Caricare le manifestazioni pacifiche? A Vicenza si può!
Finisce con 5 fermi e una trentina di feriti la manifestazione pacifica
organizzata e dichiarata per oggi.
Finisce con 5 fermi e una trentina di feriti la manifestazione pacifica
organizzata e dichiarata per oggi. Evidentemente in Italia non è
possibile manifestare, nemmeno pacificamente.
Una manifestazione pubblica, dichiarata e stampata sui giornali. Alla
luce del sole, dichiarati gli intenti e quello che si sarebbe andato a
fare. Costruire una torretta per monitorare la situazione dei lavori
all'interno dell'aeroporto. Su luogo privato per cui avevamo il
beneplacito del proprietario, e la richiesta di autorizzazione per
occupazione suolo pubblico.
Questo probabilmente non è bastato per dissuadere le forze dell'ordine
(del disordine?) dal caricare, trascinare, manganellare, prendere a
calci questa manifestazione pacifica di vicentini. Donne, vecchi,
ragazzi. Indiscriminatamente maltrattati, con pretesti ridicoli. "Quella
torretta è troppo alta". Già duecento metri prima del punto concordato
per la posa della torretta il corteo era stato improvvisamente bloccato.
Un blocco imotivato e futile, aggirato dai cittadini passando per il
fosso laterale. Poi la costruzione. Finché l'ordine è arrivato. I
cittadini si siedono e difendono la costruenda torretta con un sit-in. A
nulla valgono i discorsi per cercare di essere ragionevoli.
La prima carica ha fatto vari feriti e cinque fermi. Nella seconda
alcune ragazze sono state prese a calci, altri ricevevano colpi di
scudo, qualcuno è stato trascinato per i capelli. Gli occhi sfigurati di
poliziotti, carabinieri e guardie di finanza e gli insulti: "Ti uccido!
Sporco pacifista! Ti spacco la testa". Il corteo quindi si rifugia nel
giardino di una casa adiacente, ospitati dagli abitanti solidali.

Presidio permanente No Dal Molin

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