Colpi di genio nella Piazza Verdi blindata

Sotto la banca il degrado crepa?

Davanti a pochi postfascisti e attorniata dalla Polizia in una piazza deserta, la prorettrice Monari ha rispolverato martedì scorso una vecchia idea: un bancomat contro l'incivilità in Piazza Verdi
24 maggio 2008 - nca Malabocca

a cura di Uniboom

E' una trovata "anti-degrado" già proposta e caduta nell'olbio qualche tempo fa quella che, come apprendiamo dalla stampa, è stata rispolverata parlando di fronte alla dozzina di spettatori del dibattito blindato di AN in Piazza Verdi dalla prorettrice agli studenti Paola Monari, più volte al centro delle polemiche per l'inaffidabilità mostrata come controparte nei confronti di rivendicazioni studentesche come la disponibilità di spazi all'autogestione degli studenti e la necessità di più aule studio.

"Per rendere la zona più bella" , ha dichiarato il prorettore, "abbiamo stretto un accordo con un gruppo bancario che terrà aperto uno sportello per gli studenti fino alle 19" nei pressi di Piazza Verdi. Quale sia questo gruppo bancario la Monari non viene esplicitato: sarà malignita immaginare che si tratti di quello già insignito del ruolo di Cassiere dell'ateneo, con il quale vanta sinergie profonde?
L'equazione ad ogni modo è magistrale: se la socialità studentesca e la vita di piazza sono il degrado, il decoro viene ristabilito dall'impero del dio denaro e dal suo tempio, la banca, opportunamente dotato di vigilantes armati e telecamere di sorveglianza (come se in zona universitaria ne mancassero). Contro lo studente squattrinato e le sue birre a un euro e mezzo, lo studente diligente, pronto a versare il suo pizzo al padrone di casa miliardario, alle potenti corporation della luce e del gas, e soprattutto, almeno ogni sei mesi, all'Alma Mater stessa.