Il tempo delle parole è finito

Nuovo comunicato da Verona verso il corteo nazionale antifascista del 17 maggio
10 maggio 2008 - Antifasciste/i veronesi

Il tempo delle parole è finito.

E’ ora di fermare il fascismo, sconfiggerlo si può e si deve!
Lanciamo un appello a tutte le realtà antifasciste, per la costruzione
di un corteo autorganizzato e autodifeso, alla manifestazione nazionale
antifascista del 17 Maggio a Verona.
Dopo la morte dell’ennesimo ragazzo assassinato dai fascisti, è il
momento di dare una risposta fuori dal coro, degli “educatori pacifici
pacificati” e dei “circhi” mediatici sciacalli di professione.
In una città dove s’invoca una sicurezza razzista e poliziesca nei
confronti d’immigrati, diversi, e non allineati a questo sistema di
sfruttamento e repressione, si continua a morire di fascismo.
In queste città si continua a morire nei posti di lavoro per ingrassare
la ricca casta imprenditoriale genitrice degli stessi nazifascisti che
poi di notte uccidono, accoltellano, e aggrediscono.
Dove c’è profitto c’è sfruttamento, dove c’è sfruttamento ci sono
schiavi da reprimere!
Crediamo nella necessità di riportare nelle strade di Verona
L’ANTIFASCISMO, che da decenni le istituzioni di destra e sinistra
tentano di cancellare con revisionismi d’ogni tipo.
In loro è troppo forte la paura che rinasca una coscienza libera e
antiautoritaria, nella società veronese, ormai omologata e supina alle
mentalità del profitto e del razzismo.

Questo corteo non accetterà alcuna provocazione interna o esterna.

Non accetteremo nessuna strumentalizzazione dalla stampa asservita, la
quale da quando è stato assassinato Nicola, continua nel suo servile
lavoro di disinformazione e costruzione di un alibi, per i “poveri”
giovani fascisti, in fondo “vittime” anche loro di questa “dissennata”
società.
Questa è la tesi che stanno definendo assieme a questura, prefettura,
politici, e chiesa.
Non ci interessano i piagnistei ipocriti della cittadinanza silenziosa,
che con la sua mentalità gretta e da “borghese di provincia”, ha creato
le basi e la tolleranza per questi assassini, come pensiamo siano
squallide e complici le figure dei politicanti sinistri veronesi e non.
I vari Valpiana, professionisti della solidarietà parolaia a destra e a
sinistra, per non scontentare nessuno, sono sempre pronti a dare
solidarietà ai nazisti come Castorina e Mancini o ai carabinieri e alla
polizia nelle loro “favolose” operazioni contro compagni/e e
antifascisti/e, che quotidianamente lottano per una società libera .
Non credano neppure di avere agibilità e parola gli sciacalli politici
alla Welponer e loro sconfitti partiti politici, che per anni nei
salotti della politica bene, hanno “filosofeggiato”, mentre il fascismo
si organizzava apertamente aggredendo, accoltellando e assassinando per
le strade compagni/e e chiunque non fosse allineato alla loro infame
mentalità. Se pensano di cavalcare l’onda per accaparrarsi qualche voto
utile alla loro misera esistenza, hanno sbagliato di grosso!

Forza Nuova nelle ore seguenti all’omicidio, in un ignobile tentativo di
camuffare la realtà ha diffidato chiunque ad associare al partito i
cinque assassini.
Il camerata bastardo Federico Perini si è presentato alle ultime
amministrative come candidato del partito neofascista di Forza Nuova!!
Chi parla di antifascismo solo in termini di cultura contro la violenza
è in malafede come chi considera questi infami atti solo fenomeni
sociologici di disadattamento giovanile. L’antifascismo è culturale ma
anche pratica quotidiana nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle strade.

Il tempo delle parole è finito.

Concentramento ore 15:00 del 17 maggio stazione Porta Nuova Verona

Antifascisti/e veronesi

manifesto

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Omicidio squadrista a Verona, sabato 17 manifestazione nazionale