All'alba del Primo Maggio, a Vag 61

Prendiamo in giro la precarietà

Dato che la precarietà fa girare, tutti i giorni, tante persone come trottole, la Compagnia del Tinello di VAG, per una sera ha deciso di prendere in giro la precarietà. Mercoledì 30 aprile, Cristina Bignardi, Rita Felicetti, Erika Cavina si cimenteranno in monologhi e piecès sui tanti lavori a cui la post-modernità ci costringe.

26 aprile 2008

vauro_protettori lavoro Ogni due settimane, in via Paolo Fabbri, a Vag 61, si fa spettacolo a tema, mercoledì 30 aprile è la volta della Precarietà (nel lavoro e nella vita).
La Compagnia del Tinello, piccola compagnia a conduzione familiare, ruota attorno ad alcune indiscusse protagoniste: la padrona di casa, Sonia Serotti Single per Scelta (degl’altri), interpretata da Cristina Bignardi; la anchorwoman de noantri, in arte Patata con le ali, al secolo Erika Cavina; la «pulce pazza» Rita Felicetti con i suoi delicati monologhi.
Queste tre donne, tra loro molto diverse, sono affiancate come sempre dalla nonnina del mixer, dalla zietta factotum, dalla nipote in trasferta, e dallo zio Fester.

MERCOLEDÌ 30 APRILE ‘08
Alle ore 20 c’è una cena (abbastanza precaria) che fa il verso al tema della serata.
C’è un piccolo palco e una scenografia accogliente…
Alle 21,30 si alza il sipario… c’è un pubblico, c’è gente bella, si beve, si ride, si mangia... ci si muove... e ci si commuove.
C’è anche uno strambo telegiornale che si chiama TGT(inello).

Nella serata sulla precarietà, Silvano Agosti (in video) si cimenterà nel "discorso tipico dello schiavo", poi ci saranno i «Tempi Moderni» della pulce pazza (Rita Felicetti in una pantomima muta chapliniana), il monologo sulla Vodafone di Antonio Koch, la “patata con le ali” si trasforma in «ape operaia», Sonia Serotti ci stupirà con l’ottimizzazione dei tempi d’intorto. Verrà poi presentata un casistica di lavori impossibili (della serie «qualcuno pur deve farli), un cortometraggio su precarietà e incidenti sul lavoro, il colloquio per l’assunzione di Woody Allen e in Tarinspotting. Il programma del partito del gioiello sul lavoro, scene di innamoramento lavorativo e l’apparizione di una «Marcegaglia de noantri» riempiranno ancora di più la serata.

E’ cabaret ma non proprio, è teatro civile ma non proprio, è performance ma non proprio, è comico… è tragico, è reale e surreale... insomma è un modo per stare insieme ed affrontare delle tematiche che ci fanno pensare...