Alcune precisazioni sugli spot elettorali

Un chiaramento sulla disciplina che regola la trasmissione (non obbligatoria) degli spot elettorali autogestiti gratuiti.
11 aprile 2008 - nca Malabocca

Il network della comunicazione antagonista Malabocca, Vag61 e Radioboom hanno diffuso dei comunicati (1 - 2 - 3 ) con cui prendono le distanze dalla trasmissione, sulle frequenze di Radiocittàfujiko, di alcuni spot fascisti e razzisti. Qui, in sintesi, il meccanismo che sta dietro agli spot in questione.

Le emittenti locali possono tranquillamente rendersi non disponibili a trasmettere i messaggi autogestiti gratuiti (che è il caso di quello di Forza Nuova e Lega Nord, mentre quello del Pdl ad esempio è a pagamento).

Se intendono farlo, segnalano questa disponibilità al Corecom. Le emittenti che lo fanno ricevono un rimborso dallo Stato, tramite la Regione. Il Corecom sorteggia l'ordine degli spot e regolamenta tutto il resto (tempi, fasce orarie, numero di passaggi).
Ricapitolando: la radio si rende disponibile a trasmettere messaggi gratuiti in cambio di rimborsi pubblici, e a quel punto deve trasmetterli tutti (o meglio quelli di tutti i soggetti politiici che a loro volta ne fanno richiesta al Tar, ma essendo gratuiti...). Rimane che potrebbe tranquillamente non rendersi disponibile. Da uno dei link attivati in fondo si arriva all'elenco delle emittenti della regione che lo hanno fatto (Radio Città del Capo e Radio Kairos, ad esempio, non ci sono). Inoltre, il non rendersi disponibili agli spot gratuiti non impedisce di trasmettere quelli a pagamento.

> Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

> Co.Re.Com (Comitato Regionale per le Comunicazioni) dell'Emilia Romagna

> Scarica la puntata speciale di Vagamondo sul neofascismo