Aggredito militante di Action: due neofascisti incastrati dai filmati di videosorveglianza


30 gennaio 2008

Due giovani di 21 anni, militanti dell’estrema destra romana, sono stati identificati e denunciati dalla Digos per aver aggredito domenica sera Paolo Vermini, militante di Action, che di lavoro fa l'operatore ai varchi della metro in servizio alla stazione Termini. Gli agenti, in collaborazione con la Polfer che ha recuperato le immagini delle telecamere di video-sorveglianza, hanno effettuato gli esami dei fotogrammi e ascoltato alcuni testimoni. Hanno accertato che l'aggressione è avvenuta dopo che alcuni giovani neofascisti avevano riconosciuto l'operatore come attivista di Action e lo avevano insultato. Successivamente il gruppo di neofascisti, con i volti parzialmente coperti da cappucci e sciarpe, è ritornato sul posto dove Paolo lavorava. La vittima è stata trasportata all’ospedale dove gli è stata pronosticata una prognosi di 25 giorni per le ferite riportate al capo e al setto nasale.
Gli investigatori della Digos, dopo aver visionato i fotogrammi e aver analizzato anche i capi d'abbigliamento dei neofascisti, hanno individuato due responsabili. Uno di loro è noto alla polizia perché frequenta spesso lo stadio e appartiene alla componente ultrà romanista, anche se in questo contesto non risulta mai essersi reso responsabile di episodi di violenza.
Action, che ha tenuto una conferenza stampa, lunedì 28 gennaio alla casa occupata di via De Lollis 6, ha emesso questo comunicato:
“Domenica 27 gennaio alle ore 19:45 un compagno, militante di Action, mentre si trovava sul posto di lavoro è stato aggredito alle spalle da un gruppo di neofascisti della Fiamma Tricolore, legati a Casapound.
Ancora una volta questi vigliacchi alimentano il clima di intolleranza che si respira in città: dopo aver festeggiato il possibile ritorno a Palazzo Chigi del loro mentore Silvio Berlusconi, si apprestano a riemergere dalle fogne.
Noi non lasceremo che questo accada: non gli daremo tregua.
Antifasciste/i di Roma”