"La colonna senza fine" al Vag 61


16 gennaio 2008 - Rudi Ghedini

La sera di venerdì 18 gennaio, chi sta dalle parti di Bologna non deve mancare alla proiezione di La colonna senza fine: sarà al Vag di via Paolo Fabbri 110, alle 21.00. Il documentario (75') racconta l'odissea dei rom rumeni di Craiova dal 2002 ai giorni nostri.
Il film è stato realizzato da Elisa Mereghetti con la sceneggiatura di Valerio Monteventi. Il titolo deriva dall'opera di un grande scultore rumeno, Costantin Brancusi, e allude all'estenuante girare a vuoto delle centinaia di disperati venuti a Bologna da Craiova, cercando lavoro e accoglienza. Anni di baracche, sgomberi, soluzioni provvisorie, tragedie, faticose costruzione di relazioni, e di nuovo daccapo: baracche, sgomberi, nuove sistemazioni, nuove tragedie.
Il film riprende e valorizza un lavoro collettivo di fotografi e mediattivisti, costruito attraverso la raccolta di materiale di repertorio (video, foto, registrazioni audio) sulle fasi salienti di una vicenda che comincia con i primi sgomberi sul Lungo Reno, nel settembre 2002, passa attraverso l'ospitalità di una sessantina di rom all’interno del centro sociale XM24, prosegue con l'occupazione del Ferrhotel di via Casarini, con l’esperienza di quello che verrà chiamato "Scalo Internazionale Migranti", e poi lo sgombero forzato, il trasferimento a Villa Salus, fino agli sviluppi più recenti. Il 19 novembre 2007, prende fuoco la baracca abitata dai Draghici, una famiglia rumena di cinque persone: muore Florin, un bambino di quattro anni, gli altri due fratelli finiscono in ospedale con gravi ustioni. La famiglia di Florin è originaria di Craiova; se n'era andata per le conseguenze di un'alluvione e ha attraversato molte delle esperienze mostrare in questo film, dal Ferrhotel al Lungo Reno.
Al di là del contenuto politico, La colonna senza fine colpisce per alcune soluzioni visive, per le immagini di festa che si alternano allo squallore, e raggiunge livelli davvero emozionanti nei minuti finali. Una visione necessaria a chiunque non sopporti i pregiudizi.