Dal rugby al Parlamento: ecco la vita di Luigi Cipriani

Storia di un impiegato

E' in dvd la storia dell'operaio della Pirelli che ha combattuto per i lavoratori e per i loro diritti
27 novembre 2007 - Simona de Nicola

Luigi Cipriani Per i suoi cari Luigi Cipriani era Cip, altre volte Marx o Barba.
"Colpiva la fantasia quella figura da gigante corrucciato, con la macchia scura della barba e dei capelli arruffati che lisciava in continuazione, inutilmente, con le dita, gli enormi piedi: per una decina d'anni è andato in giro con una scarpa tagliata per via di un'unghia incarnita che si guardava bene dal farsi curare, e aspettava guarisse da sola. Aveva la faccia bella, la voce calda dei meridionali: sembrava un arabo, ma con la parlata milanese, concisa e piena di immagini. Metteva insieme in modo tutto suo caratteristiche che si è abituati a dissociare. Arrabbiato e dolce, impetuoso e razionale, positivo nella politica e fatalista nell'esistenza fino a trascurare le più elementari cautele, sembrava un vecchio scocciato della vita e un momento dopo giovanissimo, per un suo fare irruento o giocherellone e quell'essere intatto, assoluto."
Con queste parole la moglie e gli amici di Luigi Cipriani ricordano la straordinaria personalità di quest'operaio speciale.
Siamo alla fine degli anni Cinquanta e Cip gioca a rugby con la nazionale, nello stesso tempo entra a lavorare alla Pirelli come tempista misurando il tempo di lavoro e la produttività per minuto dell'operaio-massa.
Poi si avvicina alla lettura del Capitale di Marx, sentendo la pressante necessità di capire il senso degli ideali che quelle parole gli hanno comunicato. Nasce la passsione politica, in un momento cruciale per l'Italia: il paese cambia, esplode il '68.
Alla Pirelli nascono i comitati unitari di base e poi Avanguardia Operaia.
Lo stato picchia, ammazza e mette bombe. L'anarchico Pinelli "vola" dalla Questura.
Cip è partito dalla massa di operai della Pirelli ed ha combattuto in prima fila per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, prima dalle file di Avanguardia Operaia, poi in Democrazia Proletaria, fino all'elezione in Parlamento. Non ha mai dimenticato la sua provenienza e questo ha dato grande coerenza alla sua azione politica e centralità nei suoi obbiettivi al riscatto della sua classe operaia.
Per chi vuole appassionarsi alla bizzarra storia di questo compagno, che ci ha lasciato nel 1992, è finalmente stato realizzato un film per la regia di di Carlo Modesti Pauer.
Il dvd, prodotto da THCinema e dalla durata di 56 minuti, potete trovarlo presso l'Archivio Storico "Marco Pezzi": sul sito www.comune.bologna.it/iperbole/asnsmp o scrivendo a lol8302@iperbole.bologna.it