Il Livello 57 contro lo sgombero di Crash

Tra i tanti comunicati giunti in giornata, nel tardo pomeriggio, è arrivato anche quello del Livello 57, lo spazio antiproibizionista chiuso da giugno dello scorso anno, in seguito a un'inchiesta del pm Paolo Giovagnoli.
20 agosto 2007

Il LIVELLO57 esprime tutta la solidarietà possibile ai compagni e compagne del collettivo Crash colpiti stamattina alle 6.30 dalle ruspe del comune e dalle forze dell’ordine e della legalità “forzata”.
Contemporaneamente esprimiamo la nostra condanna e il nostro sdegno per la politica miserevole e retrograda dell’ amministrazione comunale che, dove c’era un laboratorio sociale e politico che contribuiva in maniera importante all’arricchimento politico e culturale del tessuto sociale bolognese (e che ha visto contributi importanti e di stimolo al ripensamento dalla vita delle metropoli), pensa sia più utile qualche altra tonnellata di cemento.
Una strategia comunale di controllo invasivo e repressione che favorisce in modo desolante la pressione del regime consumistico su ogni essere umano nella quotidianità metropolitana che per “svilupparsi” ha necessità di eliminare e marginalizzare ogni area di dissenso,di discussione,di pensiero,di dubbio.
Un attività che a Bologna è portata avanti in maniera sistematica dalla triade sindaco, procura, forze dell’ordine e che insieme ai compagni di CRASH ha visto nel mirino VAG,CACUBO,LINK,METROLAB,etc. e anche noi del LIVELLO57.
L’unica risposta a questa strategia tesa a chiudere i centri e gli spazi sociali indipendenti è la naturale consapevolezza che la repressione e il proibizionismo ideologico hanno sempre perso, ovunque e comunque, quindi davanti ad un altro agosto deserto bolognese di vacanze e sgomberi ribadiamo con più forza la certezza che dove si chiude uno spazio se ne sono aperti e se apriranno tanti e tanti altri ancora.

Livello 57

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