Acabnews Bologna

Zaky, detenzione prolungata almeno a fine agosto

Quando saranno passati sei mesi dell’ultima comparizione davanti alla procura o alla corte dello studente dell’Alma Mater. La pagina ‘Patrick libero’ torna a invocarne il rilascio.

13 Luglio 2020 - 17:20

La Corte penale ha deciso di rinnovare la detenzione di Patrick Zaky per altri 45 giorni. E L’aggiornamento di oggi della pagina Facebook “Patrick Libero“, creata in sostegno dello studente dell’Alma Mater arrestato a febbraio al Cairo per reati di opinione.

“Questa decisione – si legge nel post – segue l’udienza che si è svolta ieri senza il suo trasferimento dal carcere di Tora e la sua comparizione in tribunale, ma alla presenza dei suoi avvocati. I suoi avvocati hanno presentato la loro difesa alla corte e hanno presentato un memorandum che spiega il loro appello e le ragioni della richiesta di rilascio di Patrick in attesa di ulteriori indagini. Le udienze di Patrick si sono tenute davanti alla Suprema Procura di Stato durante i primi 150 giorni di detenzione – come è consuetudine nei casi della Suprema Sicurezza di Stato. Le udienze avrebbero dovuto occuparsi del rinnovo della detenzione dell’imputato, con la sua presenza e la presenza del suo avvocato ogni 15 giorni. Dopo i primi 150 giorni, le sessioni di udienza dovrebbero essere tenute davanti al Tribunale penale, che dovrebbe pronunciarsi sul rinnovo della detenzione ogni 45 giorni, anche in presenza dell’imputato e dei suoi avvocati. Tuttavia, l’ultima volta che Patrick si è presentato davanti all’accusa o alla magistratura è stato il 7 marzo 2020, in quanto negli ultimi quattro mesi il rinnovo della sua detenzione è stato costantemente rinviato e la sua detenzione è stata rinnovata senza la sua presenza. Dopo la decisione della Corte di ieri, si prevede che la detenzione di Patrick continuerà senza la sua comparizione davanti all’accusa o alla magistratura fino alla fine del periodo supplementare di 45 giorni, che segnerà 6 mesi di detenzione preventiva di Patrick senza la sua comparizione davanti alla procura né alla corte che è incaricata del suo stato di detenzione. Rinnoviamo la nostra richiesta di rilasciare Patrick”.