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Zaky dal carcere: “Sto resistendo”

Lo studente egiziano, durante una visita che ha avuto luogo ieri, ha consegnato un biglietto alla sua compagna. Che racconta, tramite la pagina Patrick Libero: “Sta perdendo la speranza di essere presto libero”.

13 Aprile 2021 - 12:48

Ieri la compagna di Patrick Zaky ha potuto far visita allo studente dell’Alma Mater detenuto dal febbraio 2020 in Egitto, raccontano le/gli attiviste/i della pagina Patrick Libero: “Sembrava stesse bene in generale, ma era confuso riguardo a ciò che è successo nell’ultima sessione: ha detto che sapeva che la sua detenzione era stata rinnovata per altri 45 giorni, ma non era a conoscenza dello stato della richiesta presentata dal suo team legale per cambiare la corte che si occupa del suo caso. Ha anche detto che appena è entrato nell’aula in cui si è tenuto l’ultimo appello, il giudice stava dicendo alle/i avvocate/i di andarsene. La sua ragazza gli ha detto che la richiesta era stata respinta e che il suo processo sarebbe continuato davanti allo stesso giudice. Patrick le ha dato il libro ‘100 anni di solitudine’ con all’interno un biglietto scritto in italiano, che dice: ‘Ancora Resistendo, grazie per il supporto tutti tutti)’. Purtroppo, quando la sua ragazza ha cercato di confortarlo dicendogli che si spera che tutto questo finisca presto, lui ha fatto una risata sarcastica e sconsolata. Le ha detto che sta cercando di adattarsi alla vita in prigione, un segnale che indica che ha perso la speranza di essere presto libero e sta rimanendo forte per coloro che ama”.

Zaky “ha anche menzionato che mentre stava lasciando la sua struttura di detenzione prima della sua ultima udienza- continua il post sulla pagina Patrick Libero- il guardiano della prigione lo ha fermato e gli ha detto che non gli permetterà di entrare di nuovo finché non si sarà tagliato i capelli, mentre rideva con gli altri agenti di polizia intorno a lui. Questo è a dir poco ingiusto, anche i piccoli dettagli vengono controllati, e il suo corpo e il suo aspetto sono soggetti alla loro opinione. Continuiamo ad aggrapparci alla speranza che sia liberato presto e che domani ci porti notizie migliori. Patrick deve essere immediatamente rilasciato”.