Attualità

“White Christmas”, migranti in piazza

A Coccaglio (BS) il sindaco aveva annunciato negli scorsi giorni che avrebbe mandato i vigili porta a porta a rastrellare i clandestini, per cacciarli entro il 25 dicembre.

23 Novembre 2009 - 14:43

Coccaglio, paesino della provincia bresciana, “salito agli onori della cronaca” per la boutade razzista del suo sindaco leghista, Franco Claretti, che ha dichiarato guerra ai clandestini dopo l’infame aggressione verificatasi a Rovato nella notte tra venerdi e sabato, quando un ragazzo magrebino ha assalito 2 fidanzati, investendo la donna con l’auto e violentandola per ore. All’uscita della caserma, dopo l’arresto, ha rischiato il linciaggio dalla folla, indignata per l’obbrobriosa violenza commessa. Una rabbia spontanea appropriata, come spesso avviene, dalle forze reazionarie, dalla Lega Nord, politicamente impegnata nella costruzione del nemico simbolico da combattere. Così ha fatto il sindaco di Coccaglio, visto il mix perfetto dell’attore della violenza: immigrato e stupratore. Come se il fardello (purtroppo sempre attuale!) delle violenze sulle donne, degli stupri e degli abusi, sia atrocità problematica a seconda dell’etnia, del colore della pelle!

Dopo la sovraesposizione mediatica e la speculazione politica dei giorni scorsi, con leghisti ed affini indaffarati nell’ennesima campagna razzista, ieri i migranti hanno voluto scendere anche loro in piazza. “Non incontrerai mai due volti identici. Ciascun volto è simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto. È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per sé” dice Maurice, 32 anni, laurea in ingegneria e un lavoro da bracciante nelle vigne della Franciacorta, citando Tahar Ben Jalloun, scrittore marocchino impegnato contro il razzismo. Centinaia di marocchini, senegalesi e tunisini hanno voluto prendere parola, rigettare il razzismo e la rabbrividente “operazione” intitolata “White Christmas”. In tanti sotto il comune di Coccaglio, agitando manifestini che si sono autoprodotti e scandendo slogan contro sindaco e razzismo. “Siamo tutti regolari!” gridano i migranti, mentre un grosso contingente di polizia presidia l’entrata del Comune.
Sprezzante il primo cittadino Claretti, per spostare il problema più in là e non affrontare l’altra faccia della rabbia covata: “Ma in piazza non c’erano certo gli immigrati del nostro paese. Sono arrivati da Rovato e Cazzago, dove criminalità e clandestini esistono eccome, farebbero meglio a manifestare là. Coccaglio è un’oasi felice assediata dagli irregolari”. Nel triangolo tra Rovato, Coccaglio ed Erbusco (30mila abitanti in tutto) ci sono oltre 6mila stranieri di almeno 40 etnie diverse: sbarcano il lunario tra vigne e aziende della Franciacorta come manovali, braccianti, operai.

(da Infoaut)

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